“Se diamo uno sguardo al report che, mensilmente, il dipartimento delle acque tiene aggiornato sui volumi invasati nelle dighe della Sicilia, ci rendiamo immediatamente conto di come raffrontando i dati del 31 dicembre del 2015 con quelli del 31 dicembre del 2016 si registra un meno 46 per cento”.
A rilevarlo, a proposito della penuria di acqua che ha investito la provincia di Agrigento, è Cittadinanzattiva, con Maria Grazia Cimino e Tony Licata.
“Questo dato – aggiunge Cittadinanzattiva – ha indotto il gestore primario, Sicilacque, ad imporre due drastiche riduzioni nell’erogazione della dotazione idrica, a breve distanza l’una dall’altra per un totale del 30 per cento. Ecco perché quella che sta cadendo in questi giorni non è pioggia bensì “oro”. “Oro” che serve a ripristinare i livelli ottimali delle nostre riserve idriche negli invasi. Ecco perché noi chiediamo a viva forza di riprendere e portare a completamento i progetti relativi alla diga Blufi, che consentirebbe di aumentare di oltre venti milioni di metri cubi la dotazione idrica dei comuni del nisseno e dell’agrigentino ma creerebbe delle sinergie e delle efficienze maggiori con la diga Fanaco e con la diga Ancipa. Ci auguriamo – conclude Girgenti Acque – che nella prossima riunione dell’Ati se ne tenga opportunamente conto e si chieda agli assessorati competenti di rompere gli indugi e procedere in tal senso”.
(Foto ninoborgese.wordpress.com)