Attualità
Integrazione oraria, i precari replicano all’opposizione: “Sanno in che condizioni lavoriamo?”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Leggendo sulla stampa locale l’articolo che riporta l’intervento dei consiglieri di opposizione contrari all’integrazione oraria concessa al personale con contratto part time, ci sentiamo di dover intervenire per constatare, con rammarico, come in consiglio comunale ci sono dei rappresentanti che forse non conoscono la situazione dei lavoratori all’interno dell’ente e dei contrattisti, in particolare, che si trovano a dover sopperire all’enorme mole di lavoro conseguente ai tanti pensionamenti del personale di ruolo”.
A rilevarlo, con una nota diffusa nel pomeriggio, è uno dei contrattisti del Comune, il quale replica alla presa di posizione di 10 consiglieri comunali che, qualche giorno fa, hanno criticato la scelta della giunta di integrare le ore del personale contrattista che compone lo staff del sindaco.
“Riteniamo – si legge ancora nel documento – che i consiglieri in questione non conoscono il numero dei lavoratori che stanno andando in pensione nel 2017. Inoltre, forse, non sanno che nello stesso ufficio del consiglio comunale opera una sola persona con contratto a 18 ore, costretta a far ricorso a continue ore di straordinario. E’ mai possibile che il presidente del consiglio comunale in questi anni non abbia fatto richiesta per avvalersi di un impiegato di ruolo a 36 ore? Non lo ha fatto, perché le persone non si misurano in ore lavorative, ma in capacità e impegno personale”.
“Invitiamo i 10 consiglieri comunali – si conclude il comunicato stampa – a non penalizzare ulteriormente i lavoratori precari, già sottoposti a situazioni e condizioni lavorative stressanti e, se tengono realmente al bene della città e alle casse comunali, rifiutino l’indennizzo spettante a loro per commissioni consiliari e consigli comunali. Solo in questo caso avranno forse il diritto di chiedere di non integrare con qualche misera ora in più, in nome del solo invocato interesse dell’ente, il lavoro del personale che opera con 18 o 24 esigue ore lavorative”.