Indagati in 19, il procuratore Patronaggio: “Illegittima la lettura delle aerofotogrammetrie”

“Dalle risultanze probatorie scaturenti dalla consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero in materia urbanistica, è emerso che numerose sanatorie concesse dal Comune di Licata sono illegittime in quanto emesse sulla base di documentazione falsa, ovvero in base ad una lettura illegittima delle ritrazioni aerofotogrammetriche dei luoghi”.

Ad annunciarlo, in un comunicato stampa diffuso nel corso della mattinata, è il capo della Procura della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, il quale ha reso noto che i carabinieri della compagnia di Licata, su delega dei magistrati agrigentini, hanno notificato 19 informazioni di garanzia ad altrettante persone (quasi tutte di Licata, ma anche di Ravanusa e Campobello di Licata) che risultano indagate per falsità in atto pubblico e violazioni della normativa urbanistica ed edilizia.

Le concessioni edilizie rilasciate, secondo quanto annunciato dalla Procura, riguardano soprattutto villette in riva al mare.

“Dalla consulenza e dall’acquisizione di documentazione presso gli uffici del Comune di Licata – si legge ancora nel comunicato stampa del procuratore Patronaggio – è stato possibile appurare che molto immobili, alcuni dei quali edificati entro i 150 metri dalla battigia, non potevano essere edificati e conseguentemente “sanati”.

Nel comunicato del procuratore capo c’è, poi, il riferimento all’attività di demolizione delle villette abusive edificate in riva al mare che va avanti, ormai, dal mese di aprile dello scorso anno.

“La presente attività investigativa della Procura di Agrigento – si legge ancora nel comunicato stampa – coadiuvata dai carabinieri della compagnia di Licata e dai militari della sezione di polizia giudiziaria, si affianca all’attività di demolizione portata avanti in questi ultimi due anni dalla Procura e dal Comune, in modo che non vengano lasciate impunite attività edilizie illecite poste in essere in dispregio alle vigenti disposizioni di legge e agli strumenti urbanistici”.