Licata e Naro, nel giro di pochi giorni, hanno visto protagonisti gli ospiti della cooperativa sociale Pegaso di Palma di Montechiaro, che hanno realizzato quadri e lavori di piccolo artigianato, come le tegole dipinte a mano.
“Per Pegaso – si legge in una nota – l’evento è stato organizzato dall’assistente sociale Emanuela Profeta, con la collaborazione di tutti gli operatori della struttura e con il patrocinio del Comune di Licata e della associazione A Lanterna. Sono stati esposti dipinti realizzati a mano frutto del laboratorio di arte terapia svolto durante l’anno”.
“I nostri laboratori di arte terapia – spiega Profeta – sono spazi di libertà e ispirazione. Qui, gli ospiti della nostra struttura hanno potuto sperimentare diverse tipologie di arte: arti visive, disegno, colorazione, modellazione, fotografia e filmati. Grazie all’invito dell’Associazione “A Lanterna” di Licata, i lavori creati nei nostri laboratori sono stati esposti in una mostra speciale. Questi due giorni sono stati un’opportunità per condividere le nostre esperienze artistiche con la comunità. L’arte diventa un ponte tra le persone e un un linguaggio universale che supera barriere e pregiudizi”.
“A Naro, invece, la coop palmese, in collaborazione con il clan “Donnafugata” del gruppo Agesci Palma 1, ha dato vita a un’iniziativa – si legge ancora nella nota – speciale, organizzando tre giorni dedicati ai ragazzi disabili all’interno della cooperativa. Durante questo evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di vivere esperienze alternative, immerse nel gioco e nella socializzazione. Le giornate sono state arricchite da una serie di attività socio-riabilitative, progettate per stimolare il divertimento, creatività e l’inclusione. Attraverso giochi, laboratori e attività tipiche degli scout, i ragazzi hanno potuto interagire tra loro, sviluppare abilità sociali e, soprattutto, creare legami significativi”.
“Questa iniziativa rappresenta – si conclude il documento – un importante passo verso l’inclusione e il supporto delle persone con disabilità, offrendo loro momenti di gioia e condivisione in un ambiente accogliente e stimolante. Un bel esempio di come la comunità partendo proprio dai più giovani possa unirsi per promuovere il benessere e l’integrazione sociale”.
