Incendio di rifiuti, “A testa alta”: “Benzene e acroleina, ecco i risultati dell’Arpa sull’aria”

Dall’associazione “A testa alta”, guidata da Antonino Catania, arrivano dettagli sugli esami eseguiti dall’Arpa, sulla qualità dell’aria, in seguito all’incendio dell’impianto di stoccaggio dei rifiuti di contrada Bugiades.

“Lo scorso sabato, 27 gennaio, con una nota indirizzata al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento in tutte le sue articolazioni e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica e al Prefetto, abbiamo fatto il punto della situazione – scrive “A testa alta” – in merito alle scarse informazioni ambientali finora disponibili relative all’incendio divampato la sera del 20 gennaio scorso presso l’impianto di stoccaggio di rifiuti gestito dalla società Omnia s.r.l. Con una nota appena trasmessaci da Arpa Sicilia, apprendiamo che “gran parte dei campioni prelevati sono in attesa degli esiti”. In particolare, dal quadro sintetico di tutte le attività svolte dall’Arpa, allegato alla nota, emerge che – ad oggi – gli unici risultati disponibili sono quelli relativi ai campionamenti eseguiti nell’immediatezza del rogo, in particolare alle ore 23,25 del 20 gennaio e alle ore 00:36 del successivo 21 gennaio”.

“Tali campionamenti, che hanno evidenziato il superamento della “soglia della normale tollerabilità” relativamente ai parametri “Acroleina” e “Benzene”, non hanno riguardato – aggiunge “A testa alta” – il centro abitato. Non vi è alcuna informazione circa i valori delle diossine sia nell’area coinvolta nell’incendio che nel centro abitato. Una volta completata l’analisi dei dati acquisiti e da acquisire, fino al ripristino dei valori di concentrazione ai livelli pre-evento, sarà possibile valutare le eventuali conseguenze ambientali e sanitarie”.

“Continueremo a vigilare, a sollecitare tutti gli interventi segnalati al Dipartimento di Prevenzione. Continueremo a farci portavoce del territorio. Il diritto a una corretta, completa e tempestiva informazione ambientale – conclude l’associazione licatese – è un diritto di tutti i cittadini, un dovere per le amministrazioni pubbliche”.