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Tribunale Agrigento

Cronaca

“In un mese e mezzo ha messo a segno 12 tra rapine ed estorsioni”, extracomunitario residente a Licata resta in carcere

Resta in carcere il diciottenne originario del Marocco che i carabinieri della compagnia di Licata, coordinati dal capitano Augusto Petrocchi, avevano arrestato la scorsa settimana con l’accusa di rapina ed estorsione nei confronti di altri migranti residenti a Licata.

Oggi ha avuto luogo l’interrogatorio di garanzia e l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere, non accogliendo la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal difensore del giovane, l’avvocato Antonina Bonvissuto.

Nella prima decade di settembre, invece, a Palermo si terrà l’udienza di Riesame davanti al Tribunale della Libertà.

Il giovane marocchino è accusato di avere messo a segno, in un mese e mezzo, ben 12 tra rapine ed estorsioni ai danni di extracomunitari. Secondo l’accusa l’immigrato, di sera, fermava soprattutto cittadini del Bangladesh residenti a Licata e, puntandogli un coltello o una bottiglia di vetro rotta, si faceva consegnare quanto avevano in tasca.

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