Cronaca
“In un magazzino aveva cocaina, hashish e marijuana”, arrestato licatese di 48 anni
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Scritto da
Redazione
Un arresto e quattro denunce per spaccio di droga.
E’ il bilancio di un’operazione che gli agenti del commissariato di polizia di Licata, coordinati dal vice questore Cesare Castelli, ed in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, hanno condotto negli ultimi giorni.
La Questura ha reso noto i dettagli del blitz.
“Lo scorso 26 aprile – si legge nel comunicato stampa della Questura – la Polizia di Stato ha tratto in arresto, nella flagranza del reato, G.M.S. licatese di anni 48, resosi responsabile del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di ingente quantità di sostanza stupefacente di vario tipo. In particolare, personale del Commissariato di P.S. di Licata, coadiuvati dagli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, effettuava un’attività di polizia rivolta alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, fenomeno delittuoso altamente presente nel territorio licatese, con controlli e perquisizioni a soggetti di Licata, ritenuti dediti a detta attività illecita”.
“Le tempestive attività di P.G. hanno permesso di rinvenire e sequestrare – aggiunge la Questura – una ingente quantità di sostanze stupefacenti, soprattutto del tipo hashish e marjuana, nonché cocaina anche già confezionata in alcune dosi e diversi strumenti solitamente utilizzati per il confezionamento e la commercializzazione dello stupefacente, con deferimento all’autorità giudiziaria di 4 soggetti poiché ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di cui uno, come detto, tratto in arresto nella flagranza del predetto reato. In particolare, il personale di Polizia si recava contemporaneamente in più stabili del centro licatese, ove effettuava puntigliosi controlli dei locali con effettuazione di attente perquisizioni e sequestri. Invero, in un appartamento abitato da una coppia di coniugi, nonostante il tentativo di questi di eludere il controllo gettando dal balcone del vano cucina un sacchetto di plastica, gli Agenti lo recuperavano prontamente e rinvenivano, al suo interno, 7 dosi, già confezionate, di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di quasi 3 grammi, un involucro contenente quasi 14 grammi della medesima sostanza nonché 2 bilancini di precisione”.
“In altra abitazione, in uso ad un giovane pregiudicato licatese, le attività di ricerca permettevano il rinvenimento – si legge ancora nella nota – di un contenitore con all’interno oltre 11 grammi di sostanza stupefacente del tipo marjuana. La coppia di coniugi ed il giovane, al termine delle operazioni, venivano segnalati alla Procura della Repubblica di Agrigento poiché ritenuti responsabili del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. Infine, analoga attività di Polizia veniva effettuata nel magazzino in uso a G.M.S. che permetteva il rinvenimento, sebbene abilmente occultata, di una ingente quantità di sostanze stupefacenti e di strumenti utilizzati per il confezionamento della droga. In particolare, venivano trovati e sequestrati 3 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish, del peso complessivo di quasi 300 grammi, una busta contenente sostanza stupefacente del tipo marjuana del peso complessivo di oltre 215 grammi, 2 involucri in cellophane, contenenti rispettivamente 1,8 grammi e 0,35 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e, come detto, strumenti e materiale utilizzati per il confezionamento della droga”.
“Al termine degli adempimenti di rito, come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica che ha coordinato le complesse e contemporanee attività di polizia giudiziaria, l’arrestato veniva condotto presso la sua abitazione per ivi rimanere sottoposto, a disposizione dell’autorità giudiziaria, alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida”.
L’arrestato è assistito dall’avvocato Rosario Magliarisi.
“Si è svolta – conclude la Questura – l’udienza con la convalida dell’arresto e l’esecuzione, effettuata dal personale del commissariato di polizia, del provvedimento giudiziario emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento che ha disposto, nei confronti dell’indagato, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con la prescrizione di non allontanarsi dal proprio domicilio dalle ore 19.00 alle 07.00 del mattino”.
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