Attualità
Il teatro “Re Grillo” chiude, appello di Maurizio Buccoleri e Santo La Rocca alle istituzioni
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Scritto da
Angelo Augusto
Il teatro “Re Grillo” chiude. “La Traviata”, in questo week end, potrebbe essere l’ultima opera rappresentata prima di uno stop che non sappiamo quanto tempo durerà. Di fatto il provvedimento di chiusura, per problemi legati ad una serie di autorizzazioni relative alla sicurezza, non c’è ancora, ma potrebbe essere imminente. E’ quasi inutile ribadire che la chiusura del teatro rappresenterebbe l’ennesimo colpo alla cultura della nostra città, perciò è partita la mobilitazione.
Oggi appelli alle istituzioni sono arrivati da Santo La Rocca, leader della compagnia teatrale “La Svolta” e Maurizio Buccoleri, preside dell’istituto comprensivo “Giacomo Leopardi”.
“Un appello – scrive La Rocca su Facebook – a tutti i cittadini di Licata. A tutti i dirigenti scolastici, a tutti i componenti dei club service. A tutti i gruppi folcloristici e a tutte le associazioni culturali. Il teatro comunale Re di Licata è stato chiuso perché non in regola con le normative vigenti sulla sicurezza. Dobbiamo essere uniti affinché il teatro riapra al più presto possibile. Quindi vi chiedo un impegno anche vostro nel sollecitare gli organi competenti. Un appello anche alla commissaria Maria Grazia Brandara che, sono sicuro, si sta già adoperando in tal senso. Non possiamo permettere di chiudere l’unico contenitore culturale che abbiamo a Licata. Il teatro è di tutti. In occasione di questo triste – conclude Santo La Rocca – evento chiedo a chi di competenza e ai prossimi amministratori di preoccuparsi di creare un centro polivalente dotato di un auditorium e sale per le associazioni che vogliono fare attività culturali”.
Per Maurizio Buccoleri “il teatro “Re Grillo” rappresenta per la città di Licata un punto di riferimento culturale irrinunciabile. La sua chiusura è un colpo grave per la collettività. Le autorità competenti devono attivarsi al 100% al fine di minimizzare il periodo di chiusura. Licata ed i suoi cittadini non possono fare a meno del loro teatro”