Attualità
“Il regolamento edilizio è obsoleto, cambiamolo”, proposta di 12 consiglieri di opposizione
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Scritto da
Angelo Augusto
Dodici consiglieri comunali di opposizione chiedono la “revisione del regolamento edilizio comunale al fine di apportare modifiche, ormai necessarie – scrivono i 12 in una nota – per un atto obsoleto e carente dal punto di vista sostanziale e formale”.
La proposta porta la firma dei consiglieri comunali: Russotto, Scrimali, Di Franco, Triglia, Grillo, F. Moscato, V. Callea, Munda, Terranova, Vincenti, Termini e Decaro.
“In questo modo concretizziamo – si legge nel documento dell’opposizione – quanto già anticipato qualche giorno addietro a seguito tavolo tecnico promosso dal prossimo candidato alle regionali Carmelo Pullara – la proposta di delibera inerente l’articolo 20 della legge regionale 4/2003 e relative norme sulla “Costruzione di Verande, Tettoie e Strutture Precarie”. Il regolamento ha carenze che hanno portato, negli anni, ad una visione restrittiva della norma soprattutto per ciò che concerne la possibilità di edificare e chiudere verande, pergolati e strutture “precarie”, senza incidere sulla cubatura totale degli edifici esistenti o di futura edificabilità. La nostra proposta, nata dal confronto quotidiano con tecnici del settore, architetti, ingegneri, geometri ha lo scopo di ridare slancio all’attività di imprese edilizie, maestranze e artigiani locali che potranno così approfittare di nuove opportunità di lavoro allorquando i cittadini, a seguito del voto del consiglio comunale, potranno beneficiare delle modifiche al suddetto regolamento”.
“In una città con vocazione turistica, dal clima mite tutto l’anno, pare sconcertante – aggiunge l’opposizione -che si applichino tante restrizioni – o ancora peggio che si dimentichi di regolare – la costruzione di strutture quali verande, pergolati, gazebi, che permettono di fruire degli spazi all’aperto delle nostre abitazioni. La proposta è aperta a qualsiasi emendamento migliorativo, consapevoli dell’importanza della democrazia e del suo valore. Adesso sta all’amministrazione accelerare l’iter amministrativo dell’atto, attivando gli uffici competenti affinché la proposta di delibera venga portata in consiglio comunale prima possibile. Dobbiamo dare una boccata d’ossigeno ad un comparto ormai asfissiato”.