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Carmelinda Callea

Attualità

Il presidente del consiglio comunale: “Pronta a lasciare la stanza per far realizzare l’ascensore”

Una conferenza stampa, quella di stamani del presidente del consiglio comunale di Licata Carmelinda Callea, perlomeno movimentata. Il capo dell’assise ha voluto spiegare il perchè non ha ancora concesso la stanza che occupa per consentire la realizzazione dell’ascensore che darebbe la possibilità ai disabili di accedere al primo piano del municipio. La Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento, infatti, ha dato l’ok all’installazione dell’elevatore a condizione che al primo piano l’ascensore arrivi proprio nell’area che ospita la stanza del presidente del consiglio comunale. 

Durante la conferenza c’è stato, però, anche un durissimo scontro tra il presidente del consiglio comunale ed il sindaco. Carmelinda Callea, con la voce rotta dal pianto, raccontando che in questi due anni di legislatura i rapporti tra lei ed il capo dell’esecutivo non sono stati mai idilliaci, ad un certo punto ha esortato Angelo Cambiano a lasciare l’aula. Il sindaco ha fatto notare che la conferenza stampa era aperta al pubblico ed è rimasto, ma il clima nella sala consiliare è rimasto tesissimo fino alla fine dell’incontro con i giornalisti.

Da un lato il presidente del consiglio comunale, carte alla mano, ha chiarito di avere convocato la conferenza dei capigruppo già il giorno successivo al ricevimento della lettera con cui l’amministrazione la informava che la Soprintendenza riteneva che l’ascensore potesse essere realizzata solo nella sua stanza. “E’ stata la conferenza dei capigruppo – ha aggiunto Callea – e non io, a dire di essere pronta a dare l’ok a lasciare la stanza riservata al consiglio comunale, chiedendo allo stesso tempo un’altra sala, di almeno 20 metri quadrati, attigua a quella consiliare, per sostituire quella del presidente del consiglio. Abbiamo inviato la lettera al sindaco – ha aggiunto il presidente dell’assise – il 17 maggio scorso, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. Siamo pronti a lasciare subito la stanza, possiamo farlo già oggi”.

Dal canto suo il primo cittadino ha fatto rilevare che “il presidente del consiglio comunale, proprio perchè si rende conto che si tratta di una battaglia di civiltà, avrebbe dovuto liberare subito la stanza, per consentire la realizzazione dell’elevatore che darebbe la possibilità a tutti i diversamente abili di accedere al primo piano del municipio. Ci hanno chiesto una stanza di 20 metri quadrati – ha aggiunto Angelo Cambiano – ma hanno visto quella in cui lavoro io? Sarà al massimo di 4 metri quadrati, mentre in quella di rappresentanza del sindaco lavorano tutti gli assessori insieme. A mio modo di vedere non bisognava lasciar passare due mesi, e tante polemiche, ma agire subito. De resto il presidente del consiglio, grazie al ruolo che ricopre, può anche decidere autonomamente”. 

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