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Il fondatore dello scoutismo a Licata moriva 50 anni fa, oggi in chiesa Madre il ricordo di Don Di Bartolo
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Redazione
Cinquanta anni fa, il 9 novembre del 1972, moriva don Carmelo Di Bartolo, sacerdote che il primo dicembre del 1947 aveva fondato lo scoutismo a Licata, creando il Branco Lupetti con Antonio Schizzi come Capo Branco.
Oggi Masci e Agesci ricordano don Carmelo Di Bartolo con una messa in chiesa Madre e, a seguire, con tutte una serie di attività scoutistiche per le vie di Licata, a cura del gruppo Agesci Licata 1, che si concluderanno nel pomeriggio con la visita alla tomba del fondatore, nel cimitero dei Cappuccini.
Rina Farruggio, presidente del “Centro Studi e Documentazione Scout Don Carmelo Di Bartolo”, ha diffuso una nota per ricordare il sacerdote.
“Il 1° dicembre 1947 un Sacerdote Salesiano licatese, fondava ufficialmente – si legge nel documento – nella nostra cittadina, il Branco Lupetti con lo scout Antonio Schizzi come Capo Branco. Il 5 gennaio 1948 quello stesso Salesiano, fondava ufficialmente il primo Riparto Scout ASCI (Associazione Scouts Cattolica Italiana) Licata 1° e qualche anno dopo, nel 1951, il primo Riparto AGI (Associazione Guide Italiane) formato da ragazze Scouts. Quel Salesiano, Cappellano Militare durante la guerra d’Africa e patriota partigiano nella V Legione “Giustizia e Libertà” di Firenze, era Don Carmelo Di Bartolo”.
“Finita la guerra e rientrato a Licata, Don Di Bartolo, comincia a girare per le strade del nostro paese – si legge ancora nel comunicato – con una campanella richiamando attorno a sé, come un moderno Don Bosco, giovani e piccoli, ragazzi e ragazze, dando così vita al primo Oratorio “ambulante”. Come eroe e precursore del suo tempo, non fu sempre compreso e apprezzato, anzi palesemente ostacolato. Le vicissitudini lo portano a vivere un forzato “esilio” in Svizzera, lontano dai suoi ragazzi. Qui insegna in un collegio francese e si prodiga per tutti gli emigrati italiani, non solo licatesi, che vivono in quella comunità”.
“Ha dato tutto sé stesso per i suoi ragazzi – aggiunge Rita Farruggio -mettendo a loro disposizione la sua casa e le risorse necessarie per dare a tutti, l’occasione di vivere l’esperienza meravigliosa quale è lo scautismo.
Oggi i semi da lui piantati hanno portato lasciato frutti nei suoi vecchi e giovani Scouts che applicano nel quotidiano gli ideali di Fratellanza, Lealtà e Amore verso Dio, il Prossimo e il proprio Paese nel rispetto dell’ambiente e della natura. Muore prematuramente il 9 novembre 1972 all’età di 66 anni in Svizzera, lontano dai suoi ragazzi e dalla sua terra. Ai suoi solenni funerali a Licata oltre naturalmente ai suoi ragazzi del ’48, ai giovani Scouts che, in divisa portano sulle spalle la sua bara tra due ali di compatta folla commossa, partecipa anche una delegazione del clero svizzero il cui rappresentante, in Piazza Marconi, tiene un memorabile discorso di commiato. È nel ricordo di questo grande Educatore ed in occasione dei 50 anni dalla sua ascesa alla Casa del Padre, che gli Scouts di allora e quelli di oggi, il Masci e il CSDS a lui intitolato, tutti insieme lo ricorderanno con la Santa Messa in suo suffragio che verrà celebrata Domenica 20 Novembre in Chiesa Madre alle ore 10:00″.
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