Si intitola “I figli sono la nostra eternità” il libro dell’autore licatese appena dato alle stampe.
Volentieri pubblichiamo una nota dello stesso autore che descrive il suo ultimo lavoro.
“I figli sono impressi, radicati nell’anima ed evidenziati nel nostro modo di essere. Costituiscono la nostra identità amalgamata, diventata, col tempo, un tutt’uno inscindibile, innegabile, rendendoci più sensibili, disponibili al mondo.
Sono, innegabilmente, che lo si voglia o no, la nostra eternità o l’ambizione, per un genitore, di restare vivi in loro per sempre o per quanto possibile.
I figli li manifestiamo, soprattutto nella gioia che ci procurano.
Posso dire d’essere nato assieme ai miei figli, proprio nello stesso momento, ho visto le prime vere luci della vita attraverso i loro occhi ed ho emesso, anch’io, il mio pianto di gioia della vita, il grido della scoperta delle meraviglie, il gemito di felicità della mia rinascita dalla loro vitalità in me e che la loro madre ha donato, inconsapevolmente, soprattutto, anche a un piccolo padre.
Io non ho più illusioni da cercare, non ne voglio avere mai più, non m’interessano e non mi riguardano, non ho più tempo da dedicare, vagheggiare. Non cerco, non voglio, non inseguo vanità perché ho ben altro. Ho i miei figli e so, con sicurezza, ciò che mi spetta oltre l’immaginazione, perché mi alimento delle loro volti e del loro affetto.
Anch’io, congiuntamente ai miei figli, ho fatto quelle nuove scoperte che appartenevano esclusivamente al loro mondo meraviglioso; mi hanno consentito di rispolverare perfino i ricordi di bimbo, arricchendomi in semplicità nelle piccolezze che risultavano talmente preziose che mai diversamente avrei potuto considerare tali.
I figli sono diventati, sin dal loro primo respiro, il mio vero forte legame esistenziale, persino il tetto del mio universo, non più buio ma luminoso; le mie mura protettrici dal mondo, il riparo fisico, morale, la fonte vera, la luce dell’anima nel mio oceano sconfinato che, con loro presenza, si è popolato di stupori e di miracoli quotidiani caduti su me, come pioggia benefica rigeneratrice, inspiegabili sorprendenti, sbalorditivi.
Mi hanno indicato la rotta sicura del paradiso, sede della fede, prolifica di amore, sentimenti e rarità illuminanti”.
