Cronaca
I consiglieri di Licata Futura: “Non facciamo gli agnelli sacrificali per scongiurare la sfiducia al sindaco”
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Scritto da
Angelo Augusto
Prima che la conferenza stampa di Vincenzo Ripellino si concludesse, i consiglieri del gruppo “Licata Futura”, Chiara Ferraro, Baldo Augusto e Giuseppe Scozzari, hanno letto una nota nella quale, ribadendo ovviamente il sostegno all’assessore che fino a due giorni fa li rappresentava in giunta, hanno preso le distanze dalla stessa compagine.
“A noi non appartengono – scrivono i consiglieri comunali – i giochi di potere di cui il sindaco parla. Siamo noi a non essere ne ricattabili, ne ricattatori, avendolo da sempre sostenuto, senza se e senza ma. La nostra unica colpa è solo quella di non condividere dei giochi di forza sottoponendoci ai quali, saremmo diventati agnelli sacrificali per scongiurare una sfiducia che, al contrario di quanto dice il sindaco, lo spaventa eccome”.
“Ci ha stupito – aggiungono i tre consiglieri comunali – che all’indomani dell’approvazione del bilancio, invece di rafforzare la coesione della coalizione, a sostegno dell’esecutivo, abbiamo assistito alla clamorosa revoca delle deleghe di un assessore che rappresenta l’espressione in giunta del nostro gruppo consiliare, e la cui unica colpa è stata quella di rappresentare tre consiglieri comunali che, coerentemente alle dichiarazioni di lealtà all’esecutivo, hanno votato il bilancio proposto dalla giunta Cambiano, garantendo continuità all’azione amministrativa”.
“Non è forse logica politica – aggiungono Ferraro, Augusto e Scozzari – che la conseguente risposta del sindaco sarebbe dovuta essere quella di revocare l’incarico all’assessore designato da quel gruppo politico assente in aula?”.
I tre consiglieri comunali si sono poi soffermati sui “risultati conseguiti dall’assessore Ripellino: la riapertura della guardia medica in centro, la riapertura del museo archeologico dopo 8 lunghi anni di chiusura, la costituzione del Piano comunale amianto che fino ad oggi era qualcosa di sconosciuto in questa città, la riorganizzazione del comando di polizia municipale, ed ancora, l’efficentamento della pianta organica dell’ente. Che fine faranno i progetti iniziati dall’assessore Ripellino, che noi avremmo voluto concretizzare insieme all’esecutivo?”.