Politica
I 5 Stelle: “Il Pd spieghi alla città le ragioni vere del cambiamento di rotta sulla sfiducia”
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Scritto da
Angelo Augusto
Sulla mozione di sfiducia al sindaco Angelo Cambiano, votata il 9 agosto da 21 consiglieri comunali, interviene con una nota il Movimento Cinque Stelle, secondo il quale “la motivazione della sfiducia non è da ritrovarsi in una presa di posizione ma in una presa di coscienza. Invece di sostenere questa o quella “tornata politica” noi amiamo essere schietti e decisi nell’affermare che i motivi di tale mozione non sono legati unicamente al problema abusivismo. Tra l’altro anche i consiglieri di opposizione hanno riferito in aula che il sindaco non avrebbe potuto comportarsi diversamente”.
“Il Partito Democratico – aggiungono i pentastellati – che ci ha tacciati di non aver preso una posizione sulla mozione di sfiducia dovrebbe coprirsi la faccia con la mano sinistra prima di parlare. Essendo stato il primo firmatario della mozione stessa, non ha convinto nessuno sulla motivazione del cambio di rotta. Sarebbe giusto che spieghi alla cittadinanza i veri motivi che lo hanno portato a cambiare radicalmente gli intenti: spieghi, per esempio, se ci sono ragioni elettorali per le prossime regionali. Al contempo facciano lo stesso i consiglieri di maggioranza del gruppo Italia Civile Popolare, che hanno pugnalato il sindaco Cambiano dopo averlo sostenuto due anni”.
“Avete democraticamente eletto – si legge ancora nel documento – un consiglio comunale che per troppi appuntamenti ha fatto mancare il numero legale, relegandosi a votare solo debiti fuori bilancio e un sindaco che, per quanto onesto cittadino, non ha saputo essere incisivo nelle reali problematiche (Acqua, Rifiuti Urbani, Viadotto Petrulla, Randagismo). Il dottor Cambiano, in merito alle case abusive, ha eseguito un’ordinanza della Procura della Repubblica ma ha sbagliato tempi e modi nell’affrontare il problema. Il suo atteggiamento da noi è stato riconosciuto troppo chiuso, superbo, non partecipativo”.
“Riteniamo – concludono i 5 Stelle – che la sfiducia è scaturita da interessi di partito che molto danno hanno fatto alla città e che hanno portato da entrambe le parti una improduttiva mancanza di comunicazione dei due principali organi istituzionali. Auspichiamo un quanto più sereno periodo commissariale e un maggior avvicinamento alla cosa pubblica da parte di cittadini liberi da interessi personali, che sappiano guardare con energia positiva il futuro di Licata”.