Storie
“Hanno catturato gli autori di omicidi”, un secolo fa l’encomio dei consiglieri a carabinieri e polizia
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Scritto da
Angelo Augusto
Il 25 aprile del 1918 il consiglio comunale di Licata conferì l’encomio solenne a sei, tra poliziotti e carabinieri, per avere “con instancabile alacrità e coraggio dato la caccia – si legge nella delibera – ed eseguito una quarantina di arresti di disertori, renitenti, favoreggiatori, autori di omicidio e di furti”.
A rivelarlo, pubblicando sulla propria pagina Facebook, è stato il Fondo librario antico della biblioteca comunale “Luigi Vitali” di Licata.
Il Fondo ha pubblicato anche i nomi di chi ottenne il riconoscimento del consiglio comunale. “Pasquale De Francisci, avvocato e delegato di pubblica sicurezza; Nunzio Bonanno, vice brigadiere dei carabinieri, capo squadriglia; Rocco Valenti, carabiniere; Mario Rapisarda, carabiniere; Rosario Scalisi, carabiniere; Alfio Leonardo, carabiniere”.
La delibera del consiglio comunale pubblicata dal Fondo Librario Antico riporta anche la motivazione dell’encomio: “da qualche tempo – si legge nell’atto – dei militari disertori uniti ad altri malfattori, armati in comitiva scorazzavano le nostre campagne, consumando continui reati contro le persone e contro le proprietà, incutendo il terrore fra gli agricoltori, i quali anche astenevansi dal recarsi nei loro poderi, con grave danno dei privati interessi e della pubblica economia. La squadriglie dei Reali Carabinieri, comandata dal bravo e valoroso sott’ufficiale Bonanno signor Nunzio e coll’indirizzo e la direzione di questo solerte ed intelligente delegato di Pubblica Sicurezza avvocato De Francisci, si è data indefessamente con instancabile alacrità e coraggio a dar loro la caccia…”.
(Foto Fondo Librario Antico FB)