Cronaca
“Ha minacciato il vicino di terreno con una pistola”, i carabinieri arrestano un agricoltore
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Scritto da
Angelo Augusto
Per “dissidi relativi a questioni di terreni confinanti”, un anziano licatese, armato di pistola, nel tardo pomeriggio di ieri avrebbe minacciato un suo vicino. Quest’ultimo, preoccupato per quello che poteva succedergli, ha dato l’allarme e sul posto si sono precipitati i carabinieri della compagnia cittadina i quali hanno arrestato, dopo averlo perquisito e, secondo l’accusa, avergli trovato addosso una pistola, l’agricoltore licatese che si sarebbe reso protagonista dell’aggressione.
“Un tranquillo pomeriggio a Licata, in cui squilla il telefono – si legge nel comunicato stampa dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento -della centrale operativa della locale compagnia carabinieri. A chiamare è un 54 enne agricoltore del posto, che chiede urgente aiuto riferendo di essere stato aggredito da un uomo armato di pistola. La vittima racconta di essere stata aggredita e minacciata dal vicino di fondo agricolo, a causa di dissidi relativi al confine dello stesso appezzamento terriero. Temendo il peggio, immediatamente i carabinieri del nucleo radiomobile si recano in contrada Calì, alla periferia di Licata. Le fasi dell’intervento sono concitate. Vengono subito acquisite le prime testimonianze e scattano vari posti di blocco in città. Durante tali controlli, viene intercettato e bloccato l’aggressore, a bordo del proprio mezzo. L’individuo, Salvatore Urso di 76 anni, pensionato, licatese, è stato subito perquisito e dalle tasche del suo giubbotto è saltata fuori una pistola semiautomatica, calibro 22, di fabbricazione estera, risultata essere clandestina”.
“La pistola – si legge ancora nel comunicato stampa – è stata pertanto subito sequestrata ed inviata agli specialisti del Ris per verificarne la provenienza e se sia stata utilizzata in precedenti fatti criminosi. Per il pensionato, invece, sono scattate le manette per il reato di “detenzione illegale di arma da fuoco”, venendo sottoposto agli arresti domiciliari, su disposizione dell’autorità giudiziaria”.