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Gli autotrasportatori siciliani tornano sul piede di guerra: “Promesse non mantenute”
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Scritto da
Redazione
L’Aitras, guidata da Salvatore Bella, ha proclamato lo stato di agitazione ed ha fissato per il 4 settembre un’assemblea degli autotrasportatori allargata a tutte le imprese siciliane “per individuare la data del fermo regionale dei servizi di autotrasporto con annesse manifestazioni di protesta”.
“La mancata attenzione del governo nazionale e del governo regionale nei confronti degli autotrasportatori siciliani – scrive Aittas – sul fronte ETS (Tassa sull’inquinamento) e Sea Modal Shift (ex marebonus) sta’ portando le imprese di autotrasporto siciliano all’esasperazione. Abbiamo più volte chiesto incontri ai governi regionali e nazionali, abbiamo ricevuto promesse in occasione della campagna elettorale per le europee, ma ad oggi assistiamo ad un silenzio assordante”.
“Ci erano state fatte – scrive Salvatore Bella – varie rassicurazioni:
* l’aumento dei fondi per la misura Sea Modal Shift visto che i fondi per il 2022 (19,5 milioni + 19,5 milioni) sono tornati nelle casse dello Stato nonostante la Legge di Bilancio 2021 n.178 del 30.12.2020, art. 1 comma 672 e il Decreto Legge n. 21 del 21.03.2022, art. 13 comma 1 (convertito in Legge n.51 del 20.05.2022);
* il riconoscimento dei fondi versati dagli armatori (pagati dagli autotrasportatori) per l’acquisto delle quote ETS in favore del Sea Modal Shift.
Dell’aumento dei fondi non c’è traccia, anzi: ci risulta che l’ETS – pagato dagli autotrasportatori per imbarcarsi e da questi girati nelle casse dello Stato – qualcuno vorrebbe utilizzarli come fondo perduto per l’acquisto di camion!”.
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