Politica
Giudice di pace chiuso, la Cgil: “Sindaco e consiglio comunale si impegnino per riaprirlo”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Chiude l’ufficio del giudice di pace per problemi di bilancio e per la poca attività svolta a fini statistici, la CGIL di Licata ritiene che la città non merita tale trattamento e invita il sindaco e il consiglio comunale a porre in essere iniziative atte a ripristinare tale servizio, coinvolgendo il neo consigliere dell’ordine degli avvocati, Stefania la Rocca a intervenire nei confronti del Presidente del Tribunale di Agrigento a revocare la chiusura. Invita il sindaco a promuovere un incontro con gli avvocati della città per sentire le loro ragioni”.
A scriverlo è Mario Augusto, responsabile della Camera del Lavoro – Cgil di Licata.
“La CGIL ritiene che non sia possibile limitare l’attività di un pubblico servizio quale è quello dell’amministrazione della giustizia ad un rapporto meramente ragionieristico di costi e ricavi, escludendo sempre e comunque – aggiunge Augusto – i benefici che possono godere i cittadini, che con la chiusura del servizio sono costretti, per qualsiasi problema a raggiungere Agrigento. Già Licata è stata penalizzata dalla chiusura della sezione distaccata”.
La Cgil, infine, ha ricordato di cosa si occupa il giudice di Pace-
“I compiti dell’ufficio – conclude Augusto – sono: cause relative a beni mobili fino a 5000 euro; cause relative a sinistri stradale fino a 20000 euro; cause relative a distanze tra alberi a confine; modalità di uso dei servizi condominiali; 5) immissioni sonore, di fumo, ecc. Sono tra l’altro cause che prevedono di solito la presenza di testimoni in fase istruttoria. Quindi un obiettivo disagio legato agli spostamenti (non tanto per gli avvocati quanto per l’utenza)”.