Cronaca
Giudice del lavoro accoglie ricorso di insegnante disabile: “Ha diritto a scegliere la sede di servizio”
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Scritto da
Angelo Augusto
Il giudice del lavoro di Agrigento ha accolto il ricorso di un’insegnante la quale, ora, potrà scegliere la sede di servizio in ragione del diritto di preferenza connesso alla propria disabilità.
A pronunciare la sentenza è stato il giudice del lavoro Valentina Di Salvo.
A renderlo noto è stato l’avvocato Gigi Rubino che, insieme al legale Mario La Loggia, ha assistito l’insegnante.
“Una professoressa di Agrigento, invalida civile, dopo
aver conseguito il Diploma di Laurea in Scienza dell’Educazione – scrive Rubino
– e superato i relativi corsi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, veniva
ammessa nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Successivamente,
l’Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento (ex Provveditorato), ritenendo
che la professoressa fosse priva dei requisiti di ammissione, disponeva la sua
esclusione dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
La professoressa, pertanto, presentava apposito reclamo, dimostrando il
possesso di tutti i requisiti previsti dal bando”.
“L’Ufficio Scolastico, prendendo atto dell’erroneità dell’originaria esclusione
della professoressa – aggiunge il legale – la inseriva in Graduatoria. Tuttavia
tale inserimento avveniva in un momento successivo all’inizio dell’anno
scolastico e quando ormai gli altri candidati avevano scelto le supplenze più
lunghe e gli incarichi nelle sedi più vicine.
Ritenendo illegittime le decisioni espresse nei propri riguardi, la docente ha deciso, quindi, di impugnare – con il
patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Mario La Loggia – i provvedimenti
redatti dall’Ufficio Scolastico di Agrigento che, avendo inserito in ritardo l’insegnante
nella graduatoria GPS a causa di un errore commesso in sede di valutazione dei
titoli, la stava, di fatto, obbligando ad assumere incarichi di supplenze
brevi, (con l’aggravante di vedersi superare in sede di punteggio da tutti gli
altri insegnanti destinatari di incarichi più lunghi). Con il ricorso i legali,
richiamando recentissima giurisprudenza, hanno evidenziato come l’errore
commesso dalla Pubblica Amministrazione non possa comportare una situazione di
svantaggio in capo ad incolpevoli destinatari; specificando, altresì, come la
priorità di scelta delle sedi a soggetti invalidi sia uno strumento posto a
tutela di interessi non sacrificabili a fronte di una non corretta valutazione
dei titoli da parte dell’Ufficio Scolastico”.
Il Giudice del Lavoro di Agrigento, – Valentina Di Salvo-, condividendo
pienamente i motivi di doglianza fatti valere dagli avvocati Girolamo Rubino e
Mario La Loggia – conclude Rubino – ha accolto il ricorso e ordinato, pertanto,
all’Amministrazione Scolastica di assegnare alla professoressa – in ragione del
diritto di preferenza connesso alla propria disabilità – la sede di servizio
che le sarebbe spettata ove non fosse stata inizialmente esclusa dalla
Graduatoria”