Furto aggravato, furto in abitazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Sono le ipotesi di reato, tutte in concorso, per le quali una donna di Licata, di 41 anni è stata condannata a 2 anni e 10 mesi di reclusione.
Adesso la condanna è divenuta definitiva e l’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Agrigento ha emesso, nei suoi confronti, l’ordine di carcerazione, affinchè sconti la pena.
Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti del commissariato di polizia, coordinati dal dirigente Giuseppe Garro. Quando, però, i poliziotti si sono presentati nella sua abitazione, al momento della notifica dell’ordine di carcerazione la donna ha accusato un malore.
Sono stati gli stessi agenti a dare l’allarme e sul posto sono intervenuti gli operatori del 118. La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dove si trova, per ricevere le cure del caso, piantonata dalla polizia.
