Attualità
Fronteggiare la possibile avanzata del Coronavirus, tavolo tecnico permanente dell’Asp
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Scritto da
Angelo Augusto
L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento vara nuove misure per contrastare la possibile avanzata del Coronavirus.
La direzione strategica ha convocato un “tavolo tecnico permanente, per contrastare – scrive l’Asp – con ogni strumento i possibili rischi legati all’emergenza coronavirus”.
“Il direttore generale, Alessandro Mazzara, ed il direttore sanitario, Gaetano Mancuso, hanno chiamato a raccolta i direttori dei sette distretti sanitari, i direttori sanitari dei presìdi ospedalieri provinciali, ma anche i rappresentanti degli ordini dei Medici, dei Farmacisti, della FIMMG, del 118 (bacino Agrigento-Enna-Caltanissetta) oltreché diversi dirigenti e direttori di servizi aziendali competenti per ambito disciplinare. Obiettivo fornire indicazioni operative sulle strategie già adottate e su quelle da porre in essere per fronteggiare efficacemente ogni necessità secondo quanto disposto dalle linee guida ministeriali in materia di azioni di contrasto al Covid-19”.
“Il tavolo tecnico – aggiunge l’Asp – ha delineato l’importanza della cooperazione attiva fra professionisti ospedalieri e del territorio per “far squadra” attraverso la condivisione dei protocolli operativi ed il dialogo continuo. In quest’ottica è certamente fondamentale il confronto sinergico avviato con tutte le organizzazioni e gli ordini competenti. Nel corso dell’incontro è emerso come l’ASP di Agrigento sia già da giorni orientata a gestire i rischi potenziali, sia pronta ad ottimizzare al meglio le proprie risorse umane e strutturali e sia ricettiva ad ogni indicazione ministeriale. Intenso e certamente produttivo è anche il dialogo che i vertici aziendali stanno conducendo giornalmente con la Prefettura di Agrigento e con le Autorità Locali. Al centro vi è la tutela della salute dei cittadini chiamati anch’essi a cooperare attivamente attraverso le note pratiche di buona condotta igienico-sanitaria e l’invito a non sovraffollare gli ospedali riducendo le visite a parenti e familiari ricoverati nei vari reparti”.