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L'assessore Luigi Cellura

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“Festimaggio”, il Comune: “Il bilancio è positivo, l’ente ha incassato più di 10.000 euro”

Per Luigi Cellura, assessore comunale alle Finanze “il bilancio del Comune per Festimaggio 2017 è in attivo di circa 10.000 euro”.

Nella tarda mattinata di oggi Cellura ha diffuso un comunicato stampa, annunciando che “il totale delle spese è stato pari a 73.871,47 euro, mentre le entrate, al netto delle multe e delle sanzioni amministrative comminate dalla Polizia Municipale ed alle contestazioni alla ditta che ha effettuato il montaggio e smontaggio stand, sono di 83.881,37 euro. Un guadagno netto per il paese, quindi, di almeno euro 10.009,90 euro. Abbiamo considerato – scrive Cellura – in alcune spese, quali le luminarie e la banda musicale la cui determina riguarda più feste e non solo maggio, solo la quota parte riferita alle Feste Patronali calcolata in eccesso”.

Secondo l’assessore alle Finanze “lo scopo principale delle feste patronali è appunto onorare il patrono Sant’Angelo e non certamente avere un guadagno per l’ente. Molto spesso negli anni precedenti la manifestazione è andata in rosso, ma un sensibile guadagno netto è certamente una buona notizia che non può che fare felici chi ha a cuore il nostro paese e non le sterili polemiche ad ogni costo che speriamo di avere chiuso con questi doverosi chiarimenti. Va riconosciuta la capacità di avere conferito più ordine; un esempio su tutti la quasi totale assenza di camion sui marciapiedi che ha agevolato il passaggio, con multe comminate a chi ha trasgredito, e l’attenzione alle vie di fuga specialmente nei momenti caldi della manifestazione. L’amministrazione ha, inoltre, cercato di creare un brand, Festimaggio, che ha comportato costi che daranno i frutti anche negli anni successivi, così come iniziative quali la riqualificazione urbana del quartiere Marina attraverso il progetto di Street Art Cufù Off. Il gradimento espresso da buona parte della popolazione compensa abbondantemente gli sforzi che sono stati profusi e le chiacchiere di chi trova da ridire sempre e comunque”.

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