“Festa di primavera”, il bilancio del Centro 3P: “Rotto il silenzio sui danni a salute e ambiente”

Pochi giorni dopo la conclusione della manifestazione sulla legalità, l’associazione “Centro 3P” (che per l’occasione è stata rappresentata anche dal fondatore, il missionario comboniano padre Gaspare Di Vincenzo) ha fatto un bilancio della “Festa di primavera”.

“La scelta del tema “Ecomafia” è legata – scrive il “3P” – al progetto dello scorso anno, nel quale abbiamo trattato la “percezione della mafia”, lanciando, in quella occasione, una provocazione di impegno sociale: “Rompere il silenzio”. Cosi, quest’anno, abbiamo diretto le attività su una sana informazione sulle speculazioni mafiose sull’ambiente, concentrando la formazione in due interessanti convegni, supportati da giornalisti, istituzioni e associazioni locali e nazionali. Nel primo incontro ci siamo occupati di un tema delicatamente infido e quasi sconosciuto nel nostro territorio: il caso ”Amianto”, denunciandone le irregolarità dello smaltimento, i rischi e i danni alla salute e all’ambiente. Nel secondo convegno abbiamo “rotto il silenzio” su presunti intombamenti di rifiuti speciali a Licata, nello specifico: il mistero delle miniere di “Passerello”, sollecitando le istituzioni sul caso. La “Festa di primavera”, evento conclusivo di questo percorso, tenutasi il 9 e 10 maggio scorsi ha portato alla “luce” quanto effettivamente appreso dai giovani alunni delle scuole di ogni ordine e grado durante i convegni, ed in particolare di quanto acquisito dalle loro insegnanti, le quali ogni anno prendendo a cuore il progetto riescono a proporre elaborati unici nel loro genere, mescolando: la creatività, la formazione, la cultura della legalità e la speranza”.

Le scuole, secondo quanto reso noto dagli organizzatori, hanno partecipato con ben 1000 studenti.

“Due intense giornate, indimenticabili, quasi storiche che hanno unito chi con gratuità ogni giorno dà il meglio di se per l’altro. Tutti i partecipanti – conclude il “3P” – hanno in comune l’importanza della promozione della cultura della legalità”.

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