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Farmaco equivalente, Cittadinanzattiva – Tdm usano una favola per spiegarne il valore
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Scritto da
Redazione
Cittadinanzattiva usa una fiaba per illustrare ai più piccoli la campagna di sensibilizzazione sul farmaco equivalente. L’iniziativa si chiama “Ioequivalgo” e la sezione di Licata di Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato hanno organizzato per domani, 28 ottobre, un incontro di informazione e sensibilizzazione rivolto a tutti i cittadini.
L’appuntamento è per le 9.30 nella sede del Tdm del San Giacomo d’Altopasso.
Lo hanno annunciato Maria Grazia Cimino e Vincenzo Scuderi, rispettivamente coordinatore dell’assemblea territoriale di Cittadinanzattiva e coordinatore del Tribunale per i diritti del malato.
“Al fine di conoscere meglio le ragioni che spingono ancora molti cittadini a pagare di tasca propria la differenza di prezzo per il farmaco di brand e per fare una corretta informazione, Cittadinanzattiva insieme al servizio di Farmacovigilanza – si legge in una nota – ha progettato la campagna che durerà tutto il mese di ottobre con diverse iniziative nei luoghi dell’isola con tappe cominciate a Messina, Palermo, Partinico, Sciacca e proseguiranno a Licata, Trapani ed altre località Siciliane in aderenza al protocollo d’intesa condiviso e sottoscritto il 26 luglio scorso tra l’Assessorato della Salute Regione Siciliana e Cittadinanzattiva Sicilia APS. La campagna, si avvale, altresì, del patrocinio dell’AIFA”.
“Due – aggiungono gli organizzatori – sono le Regioni scelte per tale iniziativa: la Puglia e la Sicilia in quanto l’ultimo rapporto OsMed – Osservatorio sull’impiego dei medicinali – ha evidenziato un valore pro-capite della spesa per la compartecipazione maggiore al Sud e nelle Isole rispetto al Centro ed al Nord”.
Ed ecco il contributo del coordinatore del TDM di Licata, Vincenzo Scuderi, per sensibilizzare le nuove generazioni.
“Proprio Così!
Mi sono chiesto come spiegare anche ai bambini, ai giovani, l’utilizzo del farmaco equivalente in sostituzione del farmaco cosiddetto di marca, griffato, più costoso?
Ho pensato…
Ci vuole decisamente una fiaba. Una fiaba? Che c’entra! Quando mai, ricorrere a un raccontino per spiegare ai piccoli l’utilizzo vantaggioso del farmaco equivalente o generico?
Certo che sì!
Bisogna puntare necessariamente sui giovani perché non bisogna scordare che saranno loro il nostro futuro. quindi, è obbligo nostro, operatori dei tempi moderni, ciascun nel proprio ruolo, aggiornarli sull’importanza di scegliere, in caso di necessità, il farmaco che costa meno, per risparmiare tantissimi soldini che si possono utilizzare poi, per comprare parecchie altre cose ai nostri figli, nipoti.
Molti, in farmacia, richiedono il medicinale di marca e mi è capitato di sentire un giorno, una bambina chiedere alla sua mamma, quale motivo ci fosse spendere di più se il medicinale equivalente costa molto meno, offrendo le medesime garanzie di qualità; insomma, le stesse caratteristiche farmacologiche e terapeutiche del medicinale originatore, innovatore o di riferimento?
La bimba aveva ragione, perché, sicuramente, ricordava bene la fiaba che avevo raccontato, quella dei due personaggi di nome Flippe (il Farmaco di Marca) e Floppe (il Farmaco equivalente). Ed allora cominciamo la nostra storiella.
Cerano una volta… non tanto tempo fa, diciamo almeno una ventina di anni, alcune Case Farmaceutiche importantissime, famosissime nel mondo che, a furia di studi, ricerche, analisi, sperimenti costati fior di quattrini negli immensi e grandiosi palazzi di vetro e di cristallo, scoprirono una medicina portentosa per guarire talune malattie nel mondo.
Gli scienziati, luminari, dotti e i sapientoni della nostra storiella, riuniti poi a gran consulto, diedero, al farmaco originale, il nome di Flippe, cioè medicina originaria.
Il prezzo al pubblico per averlo, era abbastanza elevato che giustificava le spese impiegate; inoltre, fu deciso che per dieci anni nessuno poteva riprodurre lo stessa farmaco.
Era così magico e portentoso da non poterne fare a meno per ottenere la guarigione di piccoli, grandi, compresi i nonnetti.
Col passare il tempo, scaduta la magia dei dieci anni, le altre Case che fabbricavano medicinali si misero subito a riprodurre lo stesso farmaco, senza sostenere i costi inziali, per cui fu facile fabbricarlo nei laboratori sparsi per il mondo, con poche spese.
Proprio lì, abitava una donna dai super poteri, una specie di Wonder Woman, buona e coscienziosa che decise di vedere lo stesso Farmaco ad un prezzo molto più basso e, per distinguerlo dal primo, lo chiamò Floppe (cioè medicina equivalente, o generica).
Per fare breve, la nostra fiaba finisce qui, così come tutte le altre storie a lieto fine.
Da allora in poi tutti nel mondo chiesero nelle farmacie non più la medicina di Marca, cioè Flippe, ma quella a costo basso, cioè Floppe. E tutti furono felici e contenti.
E adesso voi bambini, se volete ascoltare il resto della storiella di Flippe e di Floppe, venite con i vostri genitori a Licata, venerdì il 28 ottobre dalle ore 09,00 alle 12,30, all’ingresso dell’Ospedale San Giacomo d’Altopasso, all’interno del box di Cittadinanza Attiva e del Tribunale per i diritti del malato, perché continua ancora l’avventura di Floppe, ovvero, il Farmaco equivalente, e di Flippe, quello più costoso.
Da allora in poi, i due divennero veri amici per la pelle, perché senza Flippe, non sarebbe mai esistito Floppe.
Per mostravi personalmente i due personaggi descritti, li ho voluti proprio ritrarre, disegnare proprio per voi bambini. Vi raccomando di preferire, possibilmente, il farmaco equivalente che adesso conoscete”.
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