Cronaca
“Farmaci scaduti al Pronto Soccorso”. I giudici di Corte d’Appello assolvono infermiere licatese
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Scritto da
Angelo Augusto
I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno assolto “perché il fatto non sussiste”, un infermiere di Licata dall’accusa di essere il responsabile “incaricato oralmente” della gestione dei farmaci trovati scaduti dai NAS al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. L’infermiere è stato assistito dall’avvocato Francesco Carità.
L’accusa rivolta all’infermiere, “ritenuto incaricato oralmente della gestione dei farmaci” dell’U.O. di Pronto Soccorso, era di detenere – per colpa – per la somministrazione ai pazienti del P.S.- medicinali guasti e, comunque, imperfetti in quanto scaduti di validità.
Il Tribunale di Agrigento nel 2020 condannò l’infermiere considerandolo responsabile, in quanto “incaricato oralmente” della gestione del farmaco al Pronto Soccorso di Licata. La sentenza di condanna è stata impugnata dall’infermiere, dichiaratosi sempre estraneo ai fatti, dinnanzi alla Corte di appello di Palermo.
La Corte di Appello ha accolto il ricorso, assolvendo l’imputato con la formula piena “perché il fatto non sussiste”, fissando il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni.