Politica
Estate, tre consiglieri comunali: “Non abbiamo notizie di attività di promozione territoriale”
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Scritto da
Angelo Augusto
“La stagione estiva è già iniziata e ad oggi non si sa nulla riguardo le strategie messe in pratica dall’assessore Burgio per promuovere un’immagine positiva e attrattiva di Licata”.
A scriverlo, in un documento, sono i consiglieri comunali di opposizione Vera Lauria, presidente della Commissione Sport, Turismo e Spettacolo, Piera Di Franco e Francesca Moscato.
“Mentre già nelle altre località turistiche fervono i preparativi per rendere le città belle, accoglienti e accattivanti, noi assistiamo – aggiungono i consiglieri – a un preoccupante e assordante silenzio, forse già profetizzato dal poco riuscito “Ballo del silenzio” in piazza Sant’Angelo, organizzato dall’assessore in pieno lockdown. Forse già quello, assessore, era un indizio per dirci che la stagione estiva a Licata sarebbe rimasta nel silenzio? Noi ci auguriamo di no, anche se ad oggi non siamo a conoscenza di nessun programma o di una bozza di programma da lei approntata. Dobbiamo dedurne dunque che nulla è stato fatto, sebbene un paio di settimane fa, assessore, in occasione della riunione della commissione Sport, turismo e spettacolo, si sia impegnato a comunicare quanto avrebbe fatto, e nonostante durante la stessa riunione, il presidente di commissione le abbia dato degli input sui quali lavorare”.
Le ricordiamo, ad esempio, considerate le limitazioni nell’organizzazione di eventi imposte dal Covid e le esigue entrate nelle casse comunali provenienti dalla tassa di soggiorno, la possibilità di organizzare e promuovere – aggiungono Lauria, Di Franco e Moscato – diversi percorsi turistici: archeologico, museale, bellico, enogastronomico, per citarne alcuni, stipulando anche opportune convenzioni con enti sovracomunali e privati. E prima ancora, operare al fine di rendere Licata una vera meta turistica, pulita e decorosa. Assessore, quando lo scorso anno abbiamo riposto fiducia in lei e nel suo operato, pensavamo potesse fare di più, invece neanche nel suo campo prediletto, il folclore, è riuscito a lasciare il segno. A noi pare che la nostra città sia entrata in lockdown prima ancora della pandemia e che, purtroppo, lo sia ancora adesso. Licata non merita tutto questo e i licatesi non possono più aspettare”.