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“Emergenza sanitaria e stipendi non pagati”, operatori ecologici pronti allo sciopero
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Scritto da
Redazione
“Per scongiurare una grave crisi igienico-sanitaria è necessario procedere alla verifica dell’attuale organizzazione del lavoro e dei servizi di raccolta rivedendo anche la gestione delle isole di prossimità”.
Lo scrive Vincenzo Iacono, segretario provinciale della Cgil funzione pubblica di Agrigento, riferendosi alla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Licata.
La Cgil è pronta ad un nuovo sciopero degli operatori ecologici, che “devono percepire – scrive il sindacato – gli stipendi dei mesi di luglio ed agosto e solo dopo scioperi e assemblee riescono ad ottenere il versamento delle spettanze non riuscendo a programmare le spese della propria famiglia”.
Secondo la Cgil, inoltre, “il servizio si trova in una situazione di forte criticità per la presenza in tutto il territorio di cumuli per cui i lavoratori sono costretti a prelevare l’immondizia da terra senza l’ausilio di attrezzature, con rischi per la propria salute”.
Per Iacono “è necessario che il Comune, stazione appaltante, faccia rispettare il capitolato dell’appalto per quanto riguarda il rispetto delle scadenze previste dal CCNL di settore e il rispetto delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro. In questa situazione di grave crisi igienico-sanitaria questi lavoratori portano avanti il servizio con grande sacrificio, il minimo che le Istituzioni devono fare è assicurare loro lo stipendio mensile. I lavoratori sono costretti a protestare, senza l’impegno a versare immediatamente le spettanze e a programmare la soluzione definitiva della vertenza, oltre allo sciopero saranno organizzate altre iniziative di lotta”.
Ad intervenire è anche Salvatore Centorbi, responsabile aziendale Cgil nel cantiere di Licata. “Da 4 mesi si lavora in emergenza sanitaria a Licata, non ne possiamo più. Purtroppo la cattiva gestione è sotto gli occhi di tutti, e siamo si fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria. Se sua eccellenza il prefetto o chi per lui ha potere di intervenire, intervenga al più presto perché la politica locale è sorda e cieca e non vuole capire il disastro che c’è a Licata”.
“Il Comune – aggiunge Centorbi – sostiene di aver pagato da venerdì scorso, ma ancora oggi non abbiamo percepito lo stipendio di luglio e agosto. Le ditte si sono aggiudicate l’appalto e loro devono pagare i lavoratori”.
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