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Acqua del rubinetto

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Emergenza idrica, il coordinamento Titano: “Condotte vetuste, ecco la vera causa della crisi”

Il coordinamento Titano, presieduto da Gaetano Milioto, torna a prendere posizione sull’emergenza idrica che riguarda la Sicilia intera.

“Ci spiace – scrive Titano – che l’ attenzione venga indirizzata e spostata solo ed esclusivamente sulla perdurante siccità che non consente di ricostituire i livelli negli invasi e nelle dighe dell’isola addossando colpe e responsabilità al livello regionale, che pure ne ha e anche pesantissime, Non emerge ed invece dovrebbe ed in maniera determinante, che parte del problema è rappresentato dalle condizioni delle condotte e dalle linee di adduzioni che sono vetuste, abbandonate a se stesse e con interventi manutentivi o sostitutivi del tutto insufficienti per portare l’attuale e penosa efficienza che si attesta intorno al 50 % a livelli più consoni al bisogno del momento. Non è tollerabile perdere il 50 % dell’acqua – aggiunge Milioto – lungo le condotte perché sono ridotte a colabrodo. Occorre intervenire e subito anche in tal senso, senza aspettare che a risolvere il problema sia solo il livello regionale”.

“Monta nel frattempo la protesta, come abbiamo potuto vedere ieri a Raffadali, nei confronti di un gestore store che si trincera dietro ad articoli di legge, facendo finta di non capire che i cittadini di Raffadali o di Favara non è vero che non vogliono installati i contatori, ma vogliono avere certezza di pagare solo acqua e non anche l’aria che circola nelle condotte.  In ragione di tali considerazioni, abbiamo deliberato di indire uno sciopero a Favara in tempi strettissimi ed inoltre abbiamo reiterato la richiesta di incontro, con Pec , già avanzata una prima volta il 3 di novembre scorso, all’Ati Idrico per un esame congiunto sull’ avanzamento dei progetti presenti nel Piano d’ Ambito e quale è lo stato dell’arte”.

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