Politica
Elezioni nazionali, Massimo Ingiaimo: “Voto per ciò in cui credo, non per il candidato del mio paese”
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Scritto da
Redazione
Massimo Ingiaimo, già segretario del PD di Licata, con un comunicato stampa interviene sulle elezioni Politiche del 25 settembre che porteranno all’elezione di Camera e Senato.
“Noto che sempre di più – scrive Ingiaimo – il concetto secondo cui, in campagna elettorale, ci sono dei valori e delle idee contrapposte che si confrontano sta scomparendo, anche tra gli operatori della politica.
L’idea che i cittadini scelgano i loro rappresentanti a seconda dei valori e delle idee che sentono più vicini ai propri, è sempre più lontana.
Leggo appelli e inviti a votare sulla base del campanilismo e del l’individualismo, a prescindere dalle idee e dalla cultura di fondo.
Più o meno suona così: vota il deputato del tuo comune perché potrà favorire la tua città, anziché un’altra dello stesso collegio. Cioè potrà favorire il finanziamento di una strada o di una scuola, etc etc
In fondo è lo stesso concetto che sta dietro lo slogan “prima l’Italia”.
Questo a me sembra alla radice della crisi della politica che noi oggi viviamo”.
“La rappresentanza territoriale – aggiunge Ingiaimo – serve a portare in parlamento le istanze peculiari e collettive di un territorio, ma dentro una visione del mondo. Queste sono elezioni politiche, non sono elezioni amministrative, nelle quali pure conta la cultura politica di fondo.
Sono andato a cercare la definizione di politica sul Sabatini Colletti: “Insieme di decisioni e provvedimenti con cui i governanti amministrano lo Stato nei vari settori e secondo diverse prospettive ideologiche”.
Non possiamo eliminare la visione culturale, filosofica e politica che sta al fondo delle scelte. Se togli quella togli l’anima alla politica.
Queste elezioni, in particolare, si stanno caratterizzando per un ritorno forte alla polarizzazione. Da una parte c’è la destra e dall’altra la sinistra. Il centro dentro gli schieramenti (e fuori) è residuale. Ciò per dire che il partito in cui ci si candida, conta!”.
“Se voti il centrodestra il candidato o la candidata eletta sarà funzionale alla realizzazione di quel programma. Quindi la deputata del tuo comune – aggiunge Ingiaimo – riproporrà i decreti sicurezza o attuerà il blocco navale. Quando quella compagine politica impedirà l’approvazione di una legge per il fine vita, la tua deputata sarà d’accordo. Quando faranno di tutto per rendere impossibile l’aborto, la deputata del tuo comune sarà favorevole. Quando proporranno l’iniqua ed insostenibile flat tax, che agevola i ricchi e danneggia i poveri, la deputata voterà si. Quando sarà abolito, non modificato, il reddito di cittadinanza, molti cittadini licatesi e siciliani perderanno un sostegno che in tempo di pandemia è stato vitale”.
“Quando la Lega, filo Putin, cambierà l’indirizzo di politica estera schierandosi – si legge ancora nella nota di Ingiaimo – accanto agli interessi della Russia, anziché dell’Europa, la nostra deputata sarà favorevole. Queste scelte si è chiamati a fare alle elezioni politiche, scelte che impattano nella vita quotidiana di ognuno di noi. Io non condivido nessuna di queste scelte e non posso votare chi mi rappresenta per campanilismo, per amicizia, simpatia o peggio opportunismo. Non si può contribuire a svilire il valore della politica e le differenze tra destra e sinistra. La destra e la sinistre non sono sparite, ci sono e ci saranno sempre. Vivono con noi”.
“So bene – conclude l’esponente del PD – che ci sono limiti e contraddizioni in entrambi gli schieramenti, ma ciò non può far venire meno i valori. La cultura conta sempre. Non riduciamo tutto ad una questua dietro la porta di un ministero per ottenere un finanziamento, che poi qui non siamo nelle condizioni di spendere. Il voto alle politiche è il voto per il Paese che vogliamo, a vincere devono essere le idee”.
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