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Polizia

Cronaca

“E’ l’autore dell’accoltellamento del 2 luglio”, arrestato un diciassettenne di Licata

E stato arrestato dalla polizia il presunto autore dell’accoltellamento del 2 luglio scorso nei pressi della spiaggia di Mollarella, a Licata.

Si tratta di un diciassettenne che è stato tradotto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, nell’istituto penale minorile.

Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Licata, diretti dal commissario capo Giuseppe Garro, insieme a quelli della squadra mbile di Agrigento, coordinati dal vice questore Giiovanni Minardi.

“Il provvedimento – si legge nel comunicato stampa della Questura di Agrigento – è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni del capoluogo siciliano, al termine di tempestiva attività di indagine svolta dagli uffici di polizia a seguito dei fatti avvenuti lo scorso 2 luglio quando, nelle prime ore del mattino, il personale del commissariato di polizia di Licata interveniva per una lite avvenuta all’esterno di un noto stabilimento balneare sito nella località di Mollarella, ove rimaneva gravemente ferito un giovane di 24 anni”.

“Le febbrili attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, diretta dal Procuratore dottoressa Claudia Caramanna, pienamente condivise dall’autorità giudiziaria, che ha ravveduto – aggiunge la Questura – nella condotta dell’indagato i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di tentato omicidio aggravato e porto ingiustificato di strumento da taglio e da punta, hanno permesso di ricostruire gli eventi avvenuti quella notte ed acclarare i fatti reato e la responsabilità penale dell’odierno arrestato.

Invero, il giovane che aveva subito la violenta aggressione dell’odierno arrestato, che nell’occasione aveva utilizzato un coltello compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionarne la morte, dopo le prime cure prestate dai sanitari dell’ospedale di Licata veniva immediatamente trasferito presso il nosocomio agrigentino per le gravi ferite penetranti all’addome, con prognosi riservata sulla vita”.

“Le indagini – si legge ancora nel comunicato della Questura di Agrigento – permettevano altresì di accertare che la lite sarebbe scaturita da futili motivi legati alla richiesta della odierna parte offesa di ottenere la restituzione di beni illecitamente sottratti dall’odierno indagato al fratello della vittima. Al termine delle formalità di rito il minorenne, indagato per tentato omicidio aggravato e porto ingiustificato di arma bianca (coltello), veniva condotto presso l’Istituto Penale Minorile di Palermo per ivi rimanere ristretto a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente”. 

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