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E’ di Licata il bagnino che a Venezia ha salvato una turista ed è stato multato per omessa comunicazione
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Scritto da
Redazione
Tre settembre 2024, 25 giorni fa, Lido di Venezia. Una turista slovacca di 72 anni rischia di annegare mentre fa il bagno davanti il camping Ca ‘Savio. Sulla torretta c’è Saverio Amato, 44 anni, bagnino di salvataggio da 28. Si accorge di quanto sta accadendo e non ha alcuna esitazione: si tuffa in acqua, insieme ad altri 4 colleghi, e riesce a trarre in salvo la donna.
La turista lo ringrazia a lungo, gli deve la vita, ma poco dopo per Saverio Amato arriva l’amara sorpresa: la capitaneria di porto lo multa, per ben 1.032 euro, per mancata comunicazione prevista dall’ordinanza di sicurezza balneare.
Una doccia fredda per il bagnino di Licata che al Gazzettino Veneto confessa: “Francamente non mi aspettavo nulla del genere, dopo tanti anni di lavoro e numerosi salvataggi, non pensavo di poter essere multato per questa ragione. Sto seriamente pensando di abbandonare questo lavoro e fare altro”.
La vicenda ha un’eco vastissima: prima gli organi di informazione italiani e poi quelli di tutto il mondo si occupano del bagnino che è stato multato per avere salvato una vita umana. E’ intervenuto anche Zaia, presidente del Veneto, il quale si è meravigliato per l’accaduto ed ha annunciato l’intenzione di conferire un encomio solenne a Saverio Amato. A Venezia, addirittura, è stata organizzata una colletta per raccogliere i 1.032 euro necessari al bagnino di Licata per pagare la multa.
Tanti giornalisti e commentatori, compreso il vice direttore del Corriere della Sera, si chiedono se non è il caso di cambiare la norma che regola la materia.
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