Calcio
“Durante Licata – Akragas hanno lanciato petardi in campo”, Daspo per quattro tifosi agrigentini
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Scritto da
Redazione
Daspo del questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, nei confronti di quattro tifosi dell’Akragas, in relazione a quanto accaduto in occasione del derby tra Licata e Akragas giocato lo scorso 7 gennaio al “Saraceno” di Ravanusa.
“Il questore di Agrigento – scrive la Questura – ha disposto il divieto di accedere alle manifestazioni sportive nei confronti di altrettanti soggetti, tutti residenti ad Agrigento, di età compresa tra i 37 ed i 24 anni. I soggetti sono ritenuti responsabili dei disordini avvenuti lo scorso 7 gennaio 2024, durante l’incontro di calcio Licata – Akragas, svoltosi presso lo stadio “Saraceno” di Ravanusa, durante il quale si sono verificati ripetuti lanci di materiale pericoloso ed oggetti contundenti e, più in generale, sono state riscontrate condotte violente di grave pericolosità per l’incolumità pubblica dei tifosi presenti allo stadio”.
“Gli stessi, inoltre, hanno fatto uso di mezzi – aggiunge la Questura – atti a rendere difficoltoso il loro riconoscimento. Nello specifico due di essi, che si trovavano all’interno dell’impianto sportivo, nel settore “ospiti”, hanno lanciato petardi verso il rettangolo di gioco, mentre gli altri due erano nelle immediate adiacenze dello stadio, all’esterno del medesimo settore, travisati da scaldacollo ed in possesso di una spranga di ferro e di una torcia accesa del tipo “bengala”.
“Nella circostanza, si è reso necessario – conclude la Questura -l’intervento delle Forze dell’Ordine, in servizio di ordine e sicurezza pubblica, per sedare i disordini. I successivi accertamenti, condotti anche con l’ausilio delle riprese video – fotografiche effettuate da personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica di Agrigento, hanno permesso l’individuazione dei responsabili dei disordini e, conseguentemente, l’adozione a loro carico dei provvedimenti di D.A.SPO. Il provvedimento avrà la durata di tre anni per un soggetto, di quattro anni per altri due e per il quarto, già raggiunto, in passato, da analogo provvedimento, di otto anni con la prescrizione di presentarsi in Questura nei giorni di svolgimento delle gare. Ai soggetti, pertanto, è vietato l’accesso, su tutto il territorio nazionale, ai luoghi ove si svolgono manifestazioni delle squadre di calcio organizzate dalla F.I.G.C., dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A, dalla U.E.F.A., dalla F.I.F.A., dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B e Lega Pro, dalla Lega Nazionale Dilettanti e nell’ambito di tutte le attività previste dalle federazioni sportive e dagli Enti ed organizzazioni riconosciute dal C.O.N.I., nonché l’accesso ai luoghi interessati dalla sosta, dal transito o dal trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, a partire da quattro ore prima dell’inizio delle competizioni sportive e fino a due ore dopo la conclusione”.
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