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Dpcm Conte anti Covid, il vescovo coadiutore: “Ecco le indicazioni per la nostra Arcidiocesi”
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Scritto da
Angelo Augusto
Monsignor Alessandro Damiano, vescovo coadiutore di Agrigento, ha diffuso una nota a proposito dell’ultimo Dpcm Conte.
“Circa le celebrazioni – scrive monsignor Damiano – il testo precisa nuovamente che «l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro» (art. 1 comma 9 lettera p). Come già nei precedenti DPCM viene chiarito che le celebrazioni con la partecipazione del popolo si svolgono nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico (articolo 1, comma 9, lettera q). Nessun cambiamento, dunque”.
“Nelle zone rosse, per partecipare a una celebrazione – aggiunge il vescovo coadiutore – o recarsi in un luogo di culto, deve essere compilata l’autocertificazione. Circa la catechesi e lo svolgimento delle attività pastorali, alla luce delle indicazioni del DPCM, la Segreteria Generale della CEI consiglia una consapevole prudenza; raccomanda l’applicazione dei protocolli indicati dalle autorità e una particolare attenzione a non disperdere la cura verso la persona e le relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l’uso del digitale. Già l’Ufficio catechistico nazionale con il documento “Ripartiamo insieme” aveva suggerito alcune piste operative. In particolare, per le zone rosse, la Segreteria Generale invita a evitare momenti in presenza favorendo, con creatività, modalità d’incontro già sperimentate nei mesi precedenti e ponendo la dovuta attenzione alle varie fasce di età”.
“Nella nostra Arcidiocesi – si legge ancora nella nota di monsignor Damiano – restano altresì confermate le “Linee guida per la ripresa della catechesi e la celebrazione dei sacramenti”, pubblicate lo scorso 2 ottobre dai Centri per l’Evangelizzazione e per il Culto e la Liturgia. Rimandando alle indicazioni già fornite nel suddetto documento, si invita a prestare la massima attenzione alle norme sulla catechesi “in presenza”, che per opportunità si riportano di seguito: È possibile riprendere gli incontri di catechesi tenendo conto che questo tipo di attività è paragonabile alle modalità della scuola. Pertanto, qualora si decidesse di incontrare i ragazzi nelle strutture parrocchiali, è necessario conoscere e applicare scrupolosamente le Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori emanate dall’Ufficio giuridico della CEI, dove sono contenuti: 1. le norme sanitarie da far conoscere agli operatori pastorali e alle famiglie; 2. il modulo di iscrizione con la firma per il trattamento dei dati personali, [questo foglio è fondamentale ai fini della legge]; ARCIDIOCESI DI AGRIGENTO Curia Arcivescovile 3. il Patto di responsabilità reciproca che dovrà essere stipulato tra la parrocchia e la famiglia del minore. La catechesi per gli adulti e gli incontri di formazione offerti dalle aggregazioni laicali possono riprendere, attenendosi alle disposizioni per il contenimento della pandemia. Il testo completo delle linee guida e i relativi allegati si trovano sul sito web dell’Arcidiocesi, nella pagina http://www.diocesiag.it/ripresa-catechesi/”.