Politica
Dopo l’intimidazione il Pd si stringe attorno ad Ingiaimo: “Bisogna costituire un fronte civico”
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Scritto da
Angelo Augusto
Due settimane fa, come si ricorderà, di notte qualcuno appiccò il fuoco al portone di ingresso di uno stabile di via La Malfa in cui abitano quattro famiglie, tra qui quella di Massimo Ingiaimo, ex segretario del Pd di Licata.
Oggi il Partito Democratico, insieme ad alcuni rappresentanti di associazioni e della società civile, si è riunito nello Yachting Club del porto turistico “Marina di Cala del Sole” per stringersi attorno ad Ingiaimo e, più in generale, per manifestare solidarietà alle vittime di intimidazioni e danneggiamenti registrate a Licata nelle ultime settimane.
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Nella sala del porto c’erano, all’incirca, un centinaio di persone.
“Ritengo assolutamente raggiunto – scrive su Facebook Alfredo Quignones, uno degli organizzatori dell’iniziativa – l’obiettivo di ritrovarsi, discutere in tanti, stringersi in un abbraccio ideale di vicinanza e comune presenza nel dibattito politico e sociale del territorio agrigentino”.
Da Massimo Ingiaimo è arrivata la richiesta di maggiori controlli alle forze dell’ordine.
“Ringraziamo – ha detto l’ex segretario del Pd di Licata – prefetto e questore per i cinque, nuovi, agenti trasferiti a Licata, ma forse serve uno sforzo maggiore viste le esigenze della città che è grande. Il trasferimento va nella direzione giusta, ma serve uno sforzo maggiore per assicurare un controllo efficace del territorio”.
Da Ingiaimo è arrivata anche la “proposta, rivolta a sindacati ed associazioni, ma anche alla chiesa, di costituite un fronte civico, mettersi insieme per scambiare esperienze ed informazioni utili a comprendere i fenomeni sociali. Uno strumento utile alla politica”.
(Foto Alfredo Quignones)