Politica
“Dopo il caro voli, ecco il caro traghetti”, gli autotrasportatori siciliani sul piede di guerra
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Scritto da
Redazione
“Dopo il caro, voli i siciliani si preparano ad un’altra stangata: per gli autotrasportatori siciliani infatti dal 1 gennaio 2024 partono gli aumenti sui traghettamenti a corto e lungo raggio nel Mediterraneo, come da comunicazioni inviate loro dagli armatori. L’aumento previsto è di oltre 260 euro a tratta ed è dovuto all’adeguamento della Direttiva UE cosiddetta ETS, una tassa che paga chi inquina e che gli armatori ribaltano agli autotrasportatori”.
Lo scrive in una nota Salvatore Bella, presidente regionale Aitras, sindacato degli autotrasportatori.
“Questo aumento – aggiunge – non solo mette in seria difficoltà le imprese di autotrasporto ma rischia di non fare decollare le autostrade del mare che sono state incentivate con il contributo Sea Modal Shift in partenza dal 7 dicembre. Il contributo per chi sceglie il trasporto combinato strada – mare non solo viene annullato dall’ETS ma non risulterà sufficiente a coprire l’intero aumento”.
“Finta partenza quindi – conclude Salvatore Bella – per il combinato strada – mare, si torna al tutto strada, con buona pace dell’inquinamento e del traffico su strade e autostrade. Di questa vicenda è stata informata la Regione Siciliana nella persona dell’assessore ai Trasporti On. Aricò, il quale si è impegnato a promuovere un incontro con alcuni europarlamentari siciliani considerato che la vicenda ha origine in U.E.”
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