Attualità
Depuratore, il commissario Brandara: “Se non funziona ai cittadini sia rimborsato il canone”
-
Scritto da
Angelo Augusto
Il commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, ha scritto all’Ato idrico chiedendo, a proposito del depuratore posto alla foce del fiume Salso “controlli ordinari e straordinari, tramite tecnici di comprovate competenze e capacità, onde far emergere e certificare eventuali inadempienze in capo al gestore, per addivenire alla sospensione del canone di depurazione, al rimborso dello stesso, ed infine, alla rescissione contrattuale, così come previsto dalla convenzione, dal contratto e dalla legge, per tutti gli utenti della città servizi da quell’impianto”.
Il commissario ha fatto rilevare che già il 24 ed il 31 marzo del 2015 aveva sollecitato gli stessi interventi.
“Ciò scaturisce, in primis, dal sopralluogo – scrive Brandara – effettuato in data 21 settembre 2015 presso il depuratore comunale da parte dei tecnici dell’Arpa di Agrigento, dal quale erano emerse carenze strutturali e funzionali, oltre a una situazione di grave degrado di tutta l’area dell’impianto, con fuoriuscita di liquido fognario, accumuli di fango e contaminazioni di terreno, che richiedevano interventi di natura risolutiva ed un adeguamento dell’intero impianto di depurazione che in atto è privo di autorizzazione allo scarico. In data 26 febbraio 2016 la Procura della Repubblica di Agrigento ne ha poi ordinato – conclude il commissario – il sequestro con affidamento della custodia giudiziaria allo stesso gestore. In seguito, nel luglio del 2017, a seguito di accertate ulteriori inadempienze del gestore, la procura della Repubblica ha estromesso il Gestore dalla custodia, unitamente a tanti altri impianti sequestrati e ne ha affidato la custodia giudiziaria al Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti dell’assessorato regionale all’Energia, che lo detiene tutt’ora”.