Oggi sono riprese le demolizioni delle villette edificate abusivamente vicino al mare ed al centralino del Comune, nella tarda mattinata, sono arrivate delle minacce telefoniche contro il sindaco Angelo Cambiano.
“Dite al sindaco – avrebbe detto una voce anonima al telefono – che ferma subito le demolizioni, altrimenti gli finisce male”.
Ricevuta la telefonata, probabilmente giunta da una cabina telefonica, gli operatori del centralino del Comune hanno avvertito il sindaco e quest’ultimo ha chiamato la polizia. Gli agenti sono arrivati al municipio ed hanno prelevato i tabulati telefonici del centralino per eseguire i rilievi del caso. Le modalità sembrano simili a quelle dello scorso 30 dicembre, quando una telefonata anonima arrivò al Comune per segnalare che l’Isis avrebbe fatto un attentato a Licata la notte di capodanno.
La polizia, guidata dal dirigente Marco Alletto, ha avviato le indagini per scoprire l’autore delle minacce telefoniche. Il sindaco di Licata, come è noto, ormai da quasi un anno vive scortato. Nello scorso maggio, infatti, qualcuno appiccò il fuoco alla villetta estiva della famiglia del primo cittadino, mentre alcuni mesi dopo venne bruciato un capanno per gli attrezzi di proprietà del padre di Angelo Cambiano.