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Cumuli di ferro al porto

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Cumuli di ferro vecchio al porto, gli Stati Generali del Turismo: “Non è un bel biglietto da visita”

Gli Stati Generali del Turismo intervengono, con un comunicato stampa, sui cumuli di ferro vecchio che da tempo, in attesa di essere portati altrove con una nave, sono depositati sulla banchina del porto commerciale.

“Uno spettacolo – si legge nella nota – tutt’altro che edificante, sicuramente non il migliore “biglietto da visita” della nostra città, soprattutto se si considera che in quella darsena approdano le piccole navi da crociera che hanno scelto il porto di Licata per consentire ai turisti di visitare i centri delle province di Agrigento e Caltanissetta. Turisti che, già dal ponte della nave e quindi ancor prima di mettere piede a terra, immaginiamo osservino attoniti ciò che dà loro il “benvenuti a Licata”. Riteniamo, considerato anche quanto per lo sviluppo turistico di Licata sia importante il mare, che questa sia una “macchia” da cancellare al più presto”.

Secondo gli Stati Generali del Turismo “si rischia di compromettere il lavoro svolto da chi, a vario titolo, fa parte della filiera del turismo ed ha prodotto sforzi notevoli (con risultati incoraggianti) nel tentativo di far diventare Licata una “destinazione””.

Gli Stati Generali del Turismo hanno rivolto un appello all’amministrazione comunale ad intervenire per esaminare la questione.

La questione è stata sollevata, ieri, su Facebook anche da Giuseppe Sorprendente. 

Abbiamo provato a sentire, a tal proposito, il sindaco Pino Galanti ed il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Russotto, che ci hanno risposto in questo modo: “Siamo vigili nel monitorare e eventualmente suggerire soluzioni sulla questione sollevata dagli Stati Generali del Turismo che, tuttavia, non è di competenza comunale. Il Comune non ha alcuna competenza e quindi responsabilità nella vicenda, visto che il materiale in questione si trova sulla banchina della darsena commerciale del porto, in area demaniale. Sono altri gli Enti cui spetta la competenza ad intervenire. Ciononostante la disponibilità a collaborare con gli Enti preposti a occuparsi della vicenda è piena da parte nostra”. “L’amministrazione e la compagine politica che la sostiene – aggiungono Galanti e Russotto – sono e saranno sempre pronte a mettersi a disposizione della città cercando di andare oltre gli schemi di ripartizione delle competenze. La salvaguardia della nostra comunità e la possibilità di risolvere le emergenze che vive la nostra Licata vanno ricercate nell’unità e nella collaborazione”.

Sindaco e presidente del consiglio aggiungono che “se a breve non si avranno risposte, saremo noi ad avviare un confronto con gli enti competenti per addivenire a soluzioni utili a rimuovere il materiale in questione”.

Russotto, inoltre, ha precisato che “il presidente del consiglio è figura istituzionale priva di poteri operativi. Il mio intervento, quindi, è legato esclusivamente al fatto che, nella qualità di rappresentante istituzionale, mi sta a cuore quanto accade nella mia città. E anche in questo caso voglio ribadire la mia disponibilità a farmi portatore degli interessi dei cittadini. Chi mi conosce sa che non mi risparmio mai nella tutela degli interessi della comunità. Tuttavia bisogna che la città, anche chi è più a digiuno di principi istituzionali, impari a distinguere le figure istituzionali per capire a chi indirizzare le richieste e fare in modo che vadano a buon fine”.

Dal sindaco Galanti arriva un appello “ai licatesi, in primis le imprese e le associazioni, a preferire sempre la collaborazione con l’esecutivo cittadino alla chiacchiera e alle polemiche sterili che non fanno altro che alimentare la sfiducia e danneggiare la comunità”.

(Foto Giuseppe Sorprendente FB) 

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