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L'aula consiliare quasi deserta

Cronaca

Crocetta ha deciso: “Se non approva il bilancio va a casa solo il consiglio comunale”

Adesso non ci sono più dubbi, non c’è più spazio per le interpretazioni: se il consiglio comunale non dovesse approvare il bilancio di previsione 2016 – 2018 andrebbe a casa, mentre il sindaco Angelo Cambiano rimarrebbe al proprio posto.

A stabilirlo, pronunciandosi in maniera definitiva sulla legge regionale 17 approvata la scorsa estate, è stata la giunta regionale guidata dal presidente Rosario Crocetta. In occasione della riunione di giunta dello scorso 21 di aprile è stata esaminata la questione che per settimane ha lasciato col fiato sospeso consiglieri comunali ed amministrazione di Licata. La giunta di governo ha stabilito che la nuova normativa, che prevede che ad andare a casa qualora non si approvino gli atti siano il sindaco ed il consiglio comunale, verrà applicata solo a partire dalla prossima legislatura.

Dunque, se il bilancio non passa, il consiglio verrà dichiarato decaduto, mentre il sindaco Angelo Cambiano continuerà ad amministrare, da solo, per i prossimi tre anni.

Finora, come è noto, già in due occasioni il consiglio comunale è stato convocato con all’ordine del giorno il bilancio di previsione, ma in entrambi i casi a presentarsi in aula sono stati solo i consiglieri di maggioranza e gli indipendenti. L’opposizione ha disertato in massa l’aula. Il presidente del consiglio comunale, Carmelinda Callea, ha riconvocato il consiglio per il primo di febbraio. 

“Qualora – è il commento di Carmelinda Callea – anche il primo di febbraio, ed eventualmente il giorno successivo in seconda convocazione, dovesse saltare l’approvazione dello strumento finanziario, in quel caso io convocherei i capigruppo consiliari. Nel corso della riunione si stabilirebbe di convocare nuovamente, entro una settimana, il consiglio comunale. Solo nel caso in cui in quell’eventuale, nuova seduta, non si arrivasse all’approvazione del bilancio di previsione, si insedierebbe un commissario ad acta che diffiderebbe i consiglieri ad approvarlo, concedendo loro 30 giorni di tempo per farlo”.

Scaduti i 30 giorni senza approvazione sarebbe il commissario ad approvare il bilancio, ed il consiglio comunale verrebbe dichiarato decaduto. 

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