Attualità
Coronavirus, il licatese Gianni Schembri da Bergamo: “Qui viviamo nel terrore, state a casa”
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Scritto da
Angelo Augusto
In Sicilia, senza ombra di dubbio, quella del Coronavirus è un’emergenza seria, e secondo gli esperti il peggio deve ancora arrivare. In Lombardia, ed a Bergamo in particolare, però si sta vivendo un dramma senza precedenti. Nella sola Bergamo, come scrive stamattina La Repubblica, ci sono stati 385 morti in una settimana.
Gianni Schembri è un licatese che vive a Bergamo dagli anni ’80. Allena i ragazzini della scuola calcio Lemine Almenno e nello scorso gennaio è stato a Licata, con la scuola calcio, per un gemellaggio con la Santa Sofia Licata. Allora l’emergenza Coronavirus non c’era ed i bambini della sua scuola calcio, insieme ai loro genitori, hanno apprezzato l’accoglienza dei licatesi per due giorni.
Ora a Bergamo, secondo quanto ci ha detto al telefono oggi Gianni Schembri, si vive nel terrore.
“Qui – dice l’allenatore licatese – viviamo una condizione mai conosciuta prima. Il numero dei morti provocati dal Coronavirus è molto elevato e siamo molto, molto preoccupati”.
Nessuno, però, ha perduto la fiducia.
“Seguiamo rigorosamente le indicazioni del Governo – aggiunge Gianni Schembri – usciamo di casa solo quando non possiamo farne a meno, la città si è trasformata in un deserto, ma siamo fiduciosi, dobbiamo esserlo. Dobbiamo pensare che questo flagello passerà”.
Da Schembri arriva un messaggio a tutti i licatesi.
“Vi prego – conclude il mister – non uscite di casa. Rimanete accanto ai vostri cari, non correte il rischio. Qui sappiamo bene cosa sta succedendo e perciò parliamo con cognizione di causa. Abbiamo un’unica “arma”, restare in casa. Fatelo, per favore. Auguro ogni bene ai licatesi, li abbraccio tutti”.