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Angelo biondi

Politica

Consiglio comunale, Biondi: “Che fine hanno fatto i consiglieri di minoranza, che poi sono maggioranza?”

“Ieri, si è consumata l’ennesima “edificante” pagina di questa paradossale consiliatura. In seconda convocazione (ormai il numero legale si raggiunge solo così), la cosiddetta maggioranza, che poi nei fatti è minoranza visto che sono solo in 10, ha approvato – senza alcun dibattito di approfondimento se si esclude il timido tentativo del consigliere Curella, subito stoppato dal solerte presidente del consiglio, fiscale e rigoroso osservatore del regolamento – una serie di importanti documenti economici e finanziari che impegneranno il comune di Licata, fino al 2025, in merito ai costi presenti e futuri della gestione complessiva del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.

Lo scrive in una nota l’ex sindaco Angelo Biondi.

“Costretto il Curella, solitario oppositore, ad abbandonare l’aula per protesta, la granitica maggioranza/minoranza, in quattro e quattr’otto, ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno, compreso l’adeguamento delle nuove tariffe Tari. Un approvazione lampo, “a sacco d’ossa” come si dice in gergo, con risatine finali e reciproche pacche sulle spalle – aggiunge Biondi – per aver sbrigato l’incombenza in poco più di un ora dopo la cacciata dell’intruso. Nessuno dei 10 solerti “pretoriani” che sostengono Galanti ha sentito il benché minimo bisogno di approfondire i delicati atti in votazione (anche e soprattutto a beneficio di quei pochi cittadini che in diretta o in differita potrebbero guardare detta seduta). Niente di niente, il cittadino disattento e in altre faccende affaccendato, scoprirà col tempo gli effetti, più o meno piacevoli, degli atti testé approvati”.

“Ma la cosa più deprimente – secondo l’ex sindaco – non è questa, in quanto è stata superata dal comportamento inaudito della cosiddetta minoranza, che poi sarebbe la maggioranza visto che comprende ben 14 consiglieri d’opposizione. Tutti rigorosamente e sdegnosamente assenti, fatta eccezione della breve presenza del consigliere già citato. A questo punto mi chiedo, ma che senso ha fregiarsi della funzione di consigliere (rappresentante istituzionale dei propri concittadini) se poi non si ha alcun interesse ad esercitare tale ruolo. Non solo, avendo la maggioranza in consiglio, non si fa nulla per migliorare con proposte ed appropriati emendamenti le delibere in questione, ma non si esercita nemmeno un’azione di approfondimento dell’argomento o di critica negativa. Niente di niente, solo una triste e mesta ritirata con relativa abdicazione dell’importante ruolo che una sana opposizione dovrebbe rivestire in democrazia”.

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