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Centro di Ascolto Gioco d’azzardo patologico: il bilancio dei primi sei mesi di attività
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Redazione
Oltre 60 chiamate ricevute al numero dedicato, 3714481643, e più di 52 i colloqui avviati. Sono questi i numeri dei primi sei mesi di attività del Centro di Ascolto per il Gioco d’azzardo patologico, della cooperativa Sub Tutela Dei, attivo dal maggio 2024, d’intesa con la Caritas Diocesana di Agrigento. Ecco il comunicato stampa:
«Numeri questi – spiegano dalla cooperativa Sub Tutela Dei – che mettono ancora più in rilievo come il gioco d’azzardo patologico rappresenti una problematica sociale di grande rilevanza, spesso sottovalutata, ma con gravi ripercussioni sulla vita di chi ne è colpito e delle loro famiglie. Molto spesso è una “semplice” forma di intrattenimento che può trasformarsi in una dipendenza devastante, capace di compromettere il benessere psicologico, relazionale ed economico delle persone coinvolte».
In questi mesi, il lavoro si è concentrato sull’ascolto, il supporto e l’accompagnamento di coloro che si sono rivolti allo sportello per trovare un aiuto e una via d’uscita.
A seguito delle richieste ricevute, anche per il tramite delle Caritas parrocchiali, si sono avviati i colloqui personalizzati in base alle esigenze dell’utente, coordinati dal dott. Calogero D’Alessandro. Ogni incontro ha rappresentato un momento cruciale per costruire percorsi mirati, in cui affrontare non solo le dinamiche psicologiche della dipendenza, ma anche le strategie pratiche per interrompere il ciclo distruttivo del gioco.
Accanto ai colloqui individuali, si è dedicata particolare attenzione alle famiglie, con colloqui clinici informativi, fornendo, ai familiari, uno spazio in cui condividere le proprie esperienze, acquisire nuove consapevolezze e apprendere strategie per supportare efficacemente i propri cari.
In alcuni casi, le problematiche emerse durante i colloqui hanno richiesto interventi più specifici, indirizzando diversi utenti ai SERT dell’ASP di Agrigento, strutture specializzata in grado di offrire un trattamento più approfondito e personalizzato. «Questo dimostra – spiega il vice presidente della cooperativa Sub tutela Dei, Giuseppe Antonio Lentini – quanto sia fondamentale la rete di collaborazione tra i diversi attori coinvolti nella lotta contro il gioco patologico, per garantire che ogni persona riceva il supporto più adatto alle proprie necessità».
Molto spesso, poi, al gioco patologico si accompagnano le difficoltà economiche, una di queste è il sovraindebitamento, capace di trascinare intere famiglie in situazioni di precarietà e disperazione.
«La cooperativa Sub Tutela Dei – spiega il vice presidente Lentini – è in grado di offrire un aiuto concreto anche su questo fronte. Il team di volontari della cooperativa è composto anche da dottori commercialisti e avvocati, che collaborano per fornire consulenze gratuite mirate nella gestione del sovraindebitamento, aiutando le persone a sviluppare piani di recupero e a riprendere il controllo della propria situazione finanziaria. Il nostro obiettivo – conclude Lentini – è quello di offrire non solo un sostegno concreto, ma anche un messaggio di speranza: il gioco d’azzardo patologico non è una condanna definitiva. Ringraziamo tutte le forze dell’Ordine, il Questore di Agrigento per le recenti attività svolte, che stanno lavorando attivamente per applicare le normative in vigore, contrastare eventuali irregolarità e garantire la trasparenza delle attività legate al gioco d’azzardo. La collaborazione tra le istituzioni è cruciale per offrire una risposta integrata e concreta alle esigenze di chi si trova a fronteggiare queste problematiche. La lotta al gioco d’azzardo patologico non è solo una questione clinica, ma anche sociale e legale».
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