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Gianni Picone

Politica

Campobello, il sindaco Picone è a fine mandato. Lunga lettera per congedarsi dai campobellesi

Il sindaco di Campobello di Licata, Gianni Picone, è giunto a fine mandato e, considerato che ha fatto il primo cittadino per 10 anni, non può ricandidarsi un’altra volta.

Si è rivolto, dunque, ai campobellesi per fare un bilancio di quanto ha fatto finora.

Picone ha scritto una lunga lettera ai suoi concittadini.

Ve la proponiamo:

“Cari concittadini e concittadine,

il tempo del mio secondo mandato come Sindaco di Campobello di Licata è giunto a conclusione.

Sono stati 10 anni impegnativi, complessi, densi di emozioni, portati avanti coerentemente col nostro motto di “Campobello prima di tutto”.

In questi giorni ho ripercorso nel pensiero e con tanta emozione le cose fatte, le opere realizzate, le iniziative avviate, i contatti avuti ogni giorno con la mia gente.

Subito dopo il mio insediamento ho dovuto affrontare la drammatica situazione economica dell’Ente avviando la procedura del Piano di Riequilibrio Finanziario al fine di scongiurare il dissesto finanziario del nostro Comune.

E’ stata una scelta sofferta, affrontata con la giusta determinazione e grazie agli sforzi e i sacrifici di tutti voi concittadini, siamo riusciti a risanare il Comune.

Una scelta coraggiosa di un’Amministrazione che non ha avuto timore di assumere decisioni difficili, e sempre leale nei confronti dei cittadini.

Nel corso di tutti questi due mandati, assieme alla maggioranza politica che mi ha sostenuto, ho cercato di porre la giusta attenzione ed il necessario impegno per dare ai campobellesi l’immagine di un paese orgoglioso delle sue radici.

In queste poche righe è difficile riportare in modo esauriente quanto fatto.

Tante sono state le azioni svolte in ogni ambito: rigenerazione di spazi pubblici, interventi al cimitero, raccolta differenziata con percentuali che ci portano ad essere il primo Comune tra i comuni della ex società Dedalo Ambiente.

Un obiettivo che mi sono prefisso all’inizio del mio mandato e che sono riuscito a concludere pienamente è stato l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione di nostra proprietà, la messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici e i finanziamenti per effettuare tutte le verifiche sismiche negli edifici scolastici.

Pur nella limitatezza delle risorse siamo riusciti a valorizzare molti spazi nelle ville comunali e renderli fruibili dai nostri bambini, in piena sicurezza garantendo la tranquillità dei genitori e dei nonni che li accompagnano.

Da poco abbiamo realizzato il parco giochi inclusivo nella villa Cammarata.

Tante altre opere programmate, sebbene non concluse, sono comunque con gli iter burocratici avviati e potranno celermente trovare realizzazione nei giorni e mesi successivi alle elezioni, come Piazza Marconi, la Villa Buffone, lo spazio di Via Suor Faustina, il completamento della videosorveglianza nelle zone sensibili, la sistemazione di diverse strade del paese, l’avvio dei lavori di bonifica della discarica in c.da Musta, la progettazione e la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza di una vasca della discarica in c.da Favarotta, la piscina, il campetto da tennis e di calcetto, la palestra all’aperto in Via Rita Atria, la sistemazione di una parte dello spazio vicino le case popolari di Via Martoglio, la palestra scuola media, la realizzazione dell’impianto audio nell’auditorium del centro polivalente e tanto altro.

Lascio tutto al prossimo Sindaco con la fondata speranza che vedremo concludere i lavori.

Ho ripercorso altresì nel pensiero quello che abbiamo vissuto in questi ultimi due anni: la pandemia ha sconvolto il mondo e le nostre vite.

Impossibile dimenticare il periodo del lockdown.

Le strade deserte, il silenzio assordante, i primi casi positivi, l’emergenza della seconda ondata, le persone ricoverate, il primo trattamento monoclonare e purtroppo anche le vittime, non ultimo un giovane venuto a mancare non meno di un mese fa.

Anche la mia famiglia è stata colpita da questo maledetto virus con la perdita di una mia cara persona.

Ahimè ho vissuto tutti questi momenti!

Ancora oggi mi stringo attorno alle famiglie delle vittime: il loro lutto è stato il lutto di tutti noi campobellesi.

Voglio ancora ricordare e ringraziare i medici, i sanitari, i volontari, i Carabinieri e la Polizia Municipale per aver continuato a svolgere i loro compiti nonostante il pericolo.

Voglio ricordare i tanti momenti di gioia e di soddisfazioni nel svolgere il servizio al mio paese.

Ma ricordo ancora le tragedie che hanno colpito la nostra comunità: Selene, Giuseppe e il piccolo Samuele venuti a mancare nella tragedia dell’11 dicembre 2021 a Ravanusa e non ultimo la tragedia dell’altra notte dove ha perso la vita il giovane Angelo.

Mi stringo ancora oggi alle famiglie colpite dal dolore.

Questa esperienza si è conclusa con la bellissima notizia della scelta di Campobello di Licata come luogo per il Giovaninfesta 2023.

Ringrazio Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Damiani, per la scelta fatta, Don Gero Manganello, Don Davide, Don Calogero, Don Gioacchino e Don Agostino.

Prima di salutarvi, mi è doveroso passare ai ringraziamenti: ai miei Assessori, ai Consiglieri Comunali che hanno partecipato attivamente alla vita politica del paese.

Grazie ai dipendenti comunali che, a vario titolo e con le responsabilità assegnate, hanno partecipato attivamente all’attività svolta per la realizzazione di quanto effettuato.

Ringrazio tutti coloro che in tutti questi anni mi sono stati vicino ed hanno collaborato con me: i Prefetti, i Questori, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che si sono susseguiti in questi anni, il Comandante della stazione dei Carabinieri Maresciallo Luca Vitobello e i suoi uomini, la Protezione Civile, le associazioni, la scuola, le parrocchie e i tanti volontari che hanno dedicato gran parte del loro tempo in favore della collettività.

Ad essi va il mio personale plauso.

Ringrazio altresì tutti i campobellesi che hanno partecipato con entusiasmo alla vita istituzionale del nostro paese impegnandosi nell’opera di miglioramento che abbiamo voluto intraprendere, consapevole che quanto realizzato e deciso si rifletterà sulla nostra Campobello.

Un affettuoso saluto lo rivolgo a tutti i campobellesi sparsi in tutto il mondo.

Siete il nostro orgoglio!

In ultimo, ma non per ultimo, ringrazio mia moglie Enza, i mie figli Miryam, Isabella e Liborio, mia mamma, le mie sorelle, i miei cognati, i miei nipoti, i mie cari non più in vita, i miei parenti e i miei amici che durante questi 10 anni di oneri e onori mi sono stati vicini supportandomi e…sopportandomi.

Miei cari concittadini, grazie di cuore per avermi dato la fiducia, il permesso di vivere questa esperienza amministrativa impegnativa ed appassionante e l’onore di servire il mio amato paese”.

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