Cronaca
Caccia in Sicilia, nuovo contenzioso tra ambientalisti ed associazioni venatorie: decide il Tar
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Scritto da
Angelo Augusto
Non si ferma il contenzioso tra associazioni ambientaliste ed associazioni venatorie sulla caccia in Sicilia.
Per il 27 ottobre il Tar Sicilia ha fissato la camera di consiglio per “ stabilire l’ampiezza dei poteri dell’Amministrazione regionale sui contenuti del calendario venatorio, e per converso sui limiti posti dalla normativa statale alle attività delle regioni”.
Lo hanno annunciato gli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, del foro di Palermo, cui l’Unione Associazioni Venatorie Siciliane ha conferito l’incarico per resistere al ricorso che nello scorso mese di agosto è stato presentato dalle associazioni Legambiente Sicilia, Wwf Italia onlus e Lipu, con il quale è stato impugnato il calendario venatorio 2021/2022 approvato dall’assessorato regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea.
“Già nel corso del 2018 il CGA, sulla scorta delle difese di UN.A.VE.S. aveva nominato – si legge in una nota diffusa dall’avvocato Rubino – un Consulente Tecnico con il compito di valutare se le previsioni del calendario venatorio regionale non in linea con il parere ISPRA fossero legittime. Nel 2020, inoltre, sulla scorta delle difese di UN.A.VE.S., assistita sempre dagli avvocati Rubino e Valenza, il CGA aveva accertato che “il parere dell’I.S.P.R.A. non contemplava alcuno specifico vincolo che dalla Regione possa dirsi immotivatamente inosservato”. In tal modo, il CGA aveva posto un ulteriore importante paletto a contenimento delle pretese delle associazioni ambientaliste”.
“Sulla scorta degli importanti provvedimenti già ottenuti in passato, pertanto, ancora nell’anno in corso si protrae – aggiunge Rubino – un annoso conflitto che pone sempre al centro il tema della definizione del margine di discrezionalità della Regione siciliana rispetto alle prescrizioni ISPRA, nonché rispetto alla valutazione dei presupposti per l’apertura dell’attività venatoria. Il Tar Sicilia ha fissato la camera di consiglio per il 27/10/2021, giorno in cui si dovrà intervenire ancora una volta per stabilire l’ampiezza dei poteri dell’Amministrazione regionale sui contenuti del calendario venatorio, e per converso sui limiti posti dalla normativa statale alle attività delle regioni”.