Che Buono!
“Best in Sicily”, Gianni Giardina di Canicattì premiato come migliore macellaio siciliano
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Scritto da
Angelo Augusto
Per Cronache di Gusto, Gianni Giardina è il miglior macellaio siciliano. Il prestigioso premio “Best in Sicily” gli è stato consegnato da Bonetta dell’Oglio, nota chef palermitana ed ambasciatrice della sua terra nel mondo, nel corso della premiazione al teatro Bellini di Catania.
“E’ l’esempio – ha detto Bonetta dell’Oglio men tre gli consegnava il premio – del siciliano che vuole andare oltre, lavora molto sugli allevamenti autoctoni, sul benessere animale e poi la grinta di questo uomo è davvero sorprendente”.
“La sua macelleria – si legge nel comunicato stampa – si trova a Canicattì, città di 35mila abitanti, sull’Agrigento – Caltanissetta, in una conca naturale circondata da basse colline. Una volta entrati, si apre agli occhi del visitatore l’immagine di quella che oggi è il mondo della carne di alta qualità. A dare il benvenuto è Gianni Giardina sempre disponibile a raccontarvi di tagli e frollature, maneggiando con destrezza l’affilato coltello e smuovendo la testa senza mai per questo far cadere la classica coppola siciliana. È un vero esperto Gianni, avendo ereditato l’arte di tagliare la carne dalla propria famiglia. Ma la sua è anche passione pura e dentro di sé la voglia di imparare è sempre accesa, due aspetti del suo carattere che lo portano a collaborare ed interfacciarsi con frequenza con altri macellai italiani. Nel bancone frigo di questa piccola bottega vi sono pure prodotti pronti, cotti e crudi, ideali per chi va di fretta e non vuole rinunciare alla bontà”.
“Accanto a Gianni – si conclude la nota – anche il cognato Paolo Farrugio, altro puro artigiano della carne. Sono dei grandi conoscitori del territorio e del mestiere nonché delle preparazioni da street food siculo come la “Robba cotta” composta dalle parti più povere del quinto quarto, la “Stigghiola”, ossia le interiora dell’agnello ed il “mussu”, il guanciale bollito di probabile origine araba. Una piccola realtà che merita una sosta”.