Un corteo per le vie del centro, una catena umana di solidarietà in piazza Progresso, una manifestazione nel chiostro di San Francesco. Licata ha celebrato, praticamente per un giorno intero, la “Giornata di consapevolezza sull’autismo”. Sabato mattina gli alunni dell’istituto comprensivo “Francesco Giorgio”, guidati dal preside Francesco Catalano, dagli insegnanti e con la collaborazione dei genitori, hanno percorso le vie del centro in corteo, fino a raggiungere la piazza Progresso dove hanno dato vita ad una catena umana di solidarietà ed hanno lanciato palloncini di colore bianco ed azzurro.
“Un grande grazie – scrive l’istituto sulla propria pagina Facebook – va alle mamme dei nostri alunni che ci hanno accompagnato in questa camminata. La riuscita di questa manifestazione è il risultato della sinergia tra scuola e famiglie”.
Nel pomeriggio, nel chiostro di San Francesco, ha avuto luogo la manifestazione “Licata io mi tingo di blu, e tu?”, organizzata dall’associazione “Comunicare per vivere” e dalla sezione cittadina della Croce Rossa Italiana.
“Ad aderire – spiegano gli organizzatori – sono stati l’istituto “Enrico Fermi”, il liceo “Vincenzo Linares”, l’istituto “Filippo Re Capriata”, l’istituto “Francesco Giorgio”, l’Euroform di Licata, e l’istituto “Salvatore Quasimodo”. Per l’amministrazione comunale c’era l’assessore Annalisa Cianchetti”.
“Matteo Cardella, Giusy De Caro e Paola Sanfilippo, studenti del “Re Capriata”, – aggiungono gli organizzatori – con le loro poesie e l’accompagnamento musicale di Vincenzo Montana hanno trasmesso ai presenti attraverso diversi stati d’animo; molto apprezzato anche il cortometraggio realizzato dalla prima A classico del liceo “Vincenzo Linares”, ma altrettanto densi di significato sono stati i video realizzati dagli studenti della scuola “Quasimodo” e dagli alunni del primo circolo didattico “Giorgio”; ultimi ma non meno importanti i cartelloni realizzati da moltissime sezioni di tutte le scuole che con disegni, frasi e citazioni hanno comunicato come la diversità non debba rappresentare un ostacolo”.
(Foto di istituto comprensivo “Francesco Giorgio” Fb ed associazione “Comunicare per vivere”)
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