Attualità
Appello di Angelo Vincenti: “La droga sta distruggendo i nostri ragazzi, occorre intervenire”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Non è possibile continuare così, è sotto gli occhi ma nessuno ne parla, non c’è più un luogo in città che non sia diventato mercato di morte. Non più soltanto zone isolate ma nel cuore della città, nei cortili dove la gente è costretta a chiudersi in casa per non subire offese e danni da coloro che con pochi spiccioli vendono di tutto. Una fascia di età che interessa anche ragazzini dai quattordici/quindici anni che acquistano con pochi spiccioli veleni spesso letali e che stanno aumentando vertiginosamente il loro numero”.
E’ la denuncia, forte, che sullo spaccio di droga arriva da Angelo Vincenti, vice sindaco di Licata.
In una lunga lettera aperta, Vincenti fa un esame della situazione e lancia un appello.
“Un fenomeno che preoccupa – si legge ancora nel documento – e che dovrebbe farci riflettere, ma soprattutto agire per arginare questo fiume in piena che sta distruggendo famiglie spesso ignare dell’uso di sostanze stupefacenti dei loro figli. Un mercato di morte in continuo aumento cui bisogna necessariamente porre fine con una lotta senza tregua a questi criminali. Un ruolo importante, ma che ritengo a oggi poco incisivo se non in alcune realtà, possa avere la scuola. Non basta solo l’informazione occorrono il controllo e la denuncia di queste pratiche che stravolgono per sempre la vita di chi subisce spesso per debolezza, per la ricerca di nuove emozioni o semplicemente perché i compagni lo fanno. Spesso i residenti di alcuni quartieri hanno denunciato fatti legati a giovani che dopo aver fatto uso di alcol e droghe, hanno divelto grondaie, rotto finestre per non parlare delle schifezze che lasciano negli angoli dei cortili. Boccette di metadone, cucchiaini e siringhe lasciate dovunque sono i segni di un disagio che non può lasciarci indifferenti e che devono necessariamente essere oggetto di attenzione da parte non solo delle famiglie che vivono direttamente le tragedie, ma soprattutto di tutte le istituzioni che hanno il preciso dovere di tutelare la vita di ogni ragazzo e ragazza della nostra città”.
“Oggi si parla dello sballo – conclude il vice sindaco – come di una cosa normale dimenticando che tutto questo aumenta i dubbi e le insicurezze delle nuove generazioni. Spetta a tutti noi agire a iniziare dalla scuola, spesso campo privilegiato di chi si arricchisce sulla vita degli adolescenti, alle istituzioni spesso lontane da questo cancro che uccide inesorabilmente e alle famiglie che continuiamo a vedere i nostri bambini sempre bambini e spesso non ci accorgiamo che crescono e sperimentano non sempre le cose che li aiuteranno a diventare grandi, cittadini del futuro”.