Politica
Appello dell’ex sindaco Biondi alla politica: “Basta con le divisioni, si lavori insieme per la città”
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Scritto da
Angelo Augusto
Angelo Biondi, ex sindaco di Licata, saluta il 2020 lanciando un appello alla politica.
“Mi rivolgo, principalmente, ai nostri concittadini che attualmente rivestono ruoli politici ed amministrativi. Licata – scrive senza mezze misure Biondi -, è a un passo dal baratro: economia, decoro, senso civico, qualità di vita, sono ridotti ai minimi termini. La mancanza di lavoro e di nuove prospettive occupazionali stanno spopolando la città. Da troppi anni si amministra nella precarietà e nell’emergenza. Invidie, veleni, rancori, personalismi, hanno ammorbato ed esasperato la dialettica e la contrapposizione politica. Sarebbe ora di dire basta, di pensare innanzi tutto alla città, alla sua ripresa e alla soluzione definitiva di qualche suo vecchio e nuovo problema”.
Secondo l’ex sindaco “mai come ora la nostra cittadina ha avuto una condizione cosi favorevole. Abbiamo, in questo momento, ben tre licatesi impegnati a ricoprire, contemporaneamente, importanti ruoli in contesti prestigiosi e strategici: Ars, Parlamento Europeo, e Ministero delle Infrastrutture. Il primo appello è rivolto agli onorevoli Carmelo Pullara ed Annalisa Tardino, rispettivamente deputato regionale e parlamentare europeo, e ad Angelo Cambiano, segretario politico del vice ministro Cancelleri. Tutti e tre, in occasione dei recenti nubifragi e delle violente mareggiate che hanno causato allagamenti di abitazioni, attività commerciali e colture agricole, sono intervenuti, ognuno nelle rispettive sedi di competenza, per sollecitare aiuti per la nostra città. Si è tornati a parlare di corposi finanziamenti per dare soluzione alle gravi criticità idrogeologiche che affliggono alcuni quartieri, le coste e la piana di Licata, e dei relativi progetti che mancano e che qualcuno dovrebbe fare. Si sono presi impegni, indicato cifre e iter procedurali. Sarà la volta buona? Forse. Ma non sarebbe meglio se i nostri tre illustri concittadini, insieme all’amministrazione comunale di Licata, istituissero una comune gabina di regia, un tavolo operativo a cui sedersi con periodicità per verificare che tutto proceda spedito e per il verso giusto?”.
“Sarebbe l’inizio perfetto – aggiunge Biondi – del nuovo decennio, riuscire a superare (o quanto meno accantonare) divisioni politiche, incomprensioni, ruggini e rancori per il bene supremo della nostra beneamata città. Recuperare ed intercettare tutti i finanziamenti possibili per eliminare i continui rischi di allagamento e per intervenire sulla gravissima problematica dell’erosione della nostra fascia costiera, sarebbero due gran bei traguardi da raggiungere e di cui andare fieri. Sarebbe, anche l’esempio, di un modus operanti per affrontare ogni altra questione inerente lo sviluppo della città. Informare, in modo autonomo, con comunicati, annunci e dichiarazioni di ciò che si è fatto o si sta facendo per Licata, per poi scaricare su altri soggetti politici la responsabilità dell’eventuale revoca o della mancata concessione di un certo finanziamento, non assolve nessuno dalla critica e dal dissenso popolare”.
“Il secondo appello, è rivolto – conclude Angelo Biondi – al sindaco Pino Galanti e al consiglio comunale, affinché si adoperino per eliminare ogni ostacolo che possa impedire la suddetta auspicata collaborazione. I rapporti personali (anche se fortemente compromessi) sono una cosa, i rapporti politici ed istituzionali un’altra. I problemi di Licata, sono tali e tanti che non è ammissibile non trovare le necessarie condizioni per intraprendere una proficua collaborazione politica fra l’amministrazione comunale e i nostri tre, citati, concittadini che in atto rivestono importantissimi ruoli ed incarichi istituzionali. Cercare riferimenti in politici non licatesi, serve a ben poco, mai potranno avere lo stesso interesse e lo stesso impegno di chi, in questa città, ci è nato e cresciuto”.