Cronaca
Antonino Cammilleri, infermiere licatese partito volontario per Piacenza: “Pronto ad aiutare”
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Scritto da
Angelo Augusto
I licatesi si confermano persone dal grande cuore, pronte a spendersi per gli altri, ed anche a rischiare grosso, quando c’è da dare una mano.
E’ il caso di Antonino Cammilleri, infermiere professionale licatese in servizio nel reparto Hospice del San Giovanni di Dio di Agrigento che, senza pensarci due volte, quando la Protezione Civile ha diramato un appello con il quale si cercavano infermieri volontari per affrontare l’emergenza Coronavirus nel Nord Italia, ha risposto presente.
Il 24 aprile è partito alla volta di Roma e qui, dall’aeroporto di Pratica di Mare con un volo della Protezione Civile, insieme ad altri volontari come lui, è stato trasferito a Milano. Da qui, in treno, ha raggiunto la sua destinazione: Piacenza. Da domani prenderà servizio in ospedale, dove lavorerà per tre settimane, prima di tornare a casa.
“Il nostro – dice al telefono Antonino Cammilleri – è il quarto scaglione di volontari, nei prossimi giorni partirà il quinto. A Piacenza, a pochi chilometri da Codogno, anche se nelle ultime settimane si è assistito ad un sensibile calo dei decessi, la situazione rimane difficile. Io, però, sono convinto che quando si può aiutare chi è in difficoltà, nessuno deve tirarsi indietro. Mi auguro che questa mia disponibilità serva da stimolo per tutti, che altri decidano di fare come me e partire volontari. Il mio è solo un piccolo gesto, ma credo che in questo momento sia utile”.
La Protezione Civile, per Antonino Cammilleri e per tutti gli altri volontari, ovviamente ha seguito il protocollo sanitario. Una volta fatti tutti gli accertamenti del caso, gli infermieri vengono destinati ai reparti degli ospedali del Nord Italia per fronteggiare il “mostro”.
“Mi ha fatto piacere – conclude Antonino Cammilleri – aver ricevuto, una volta arrivato a destinazione, tanti grazie. Sto solo facendo il mio dovere di operatore sanitario, spero di poter essere di aiuto”.
Complimenti Antonino, e in bocca al lupo!
(Foto Antonino Cammilleri)