Politica
Aica, il sindaco di Ravanusa: “Non è giusto far pagare il deposito cauzionale agli utenti”
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Scritto da
Angelo Augusto
Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, interviene sulle nuove bollette dell’Aica, l’azienda idrica dei Comune agrigentini, rilevando che “è ingiusto richiedere il deposito cauzionale agli utenti”.
“Comprendo la necessità della nuova azienda di fare cassa, – è il commento di D’Angelo – ma non si possono chiedere sempre sacrifici ai cittadini che già hanno pagato il deposito cauzionale per il servizio idrico integrato alle precedenti gestioni”.
“Dubito anche che sia legittimo in sede di volturazione contrattuale – ha aggiunto il sindaco di Ravanusa – versare nuovamente il deposito cauzionale già pagato a Girgenti Acque, che i cittadini non riusciranno mai a recuperare e pertanto invito il consiglio d’amministrazione dell’AICA a rivedere le bollette”.
“Alla prossima assemblea dei sindaci chiederò nuovamente – ha concluso Carmelo D’Angelo – che i circa 5 milioni di euro di deposito cauzionale vengano richiesti alla curatela fallimentare di Girgenti Acque e non ai cittadini agrigentini già vessati dai costi alti del servizio idrico integrato”.